Società/ Strategie private - “Sono una donna che ha lavorato tutta la vita come impiegata all’amministrazione di un’azienda metalmeccanica…”
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Settembre 2005
Cara Maria,
hai lavorato per tutta la vita? Ti sei sacrificata per dimostrare agli altri e a te stessa che sei una brava lavoratrice, e professionista, e figlia, e moglie, e madre?
Ok! Adesso riposati. E divertiti! Sei nonna? Non fare la baby-sitter full time per i tuoi figli o le tue figlie. Lascia che si arrangino!
Si, ogni tanto fai una bella torta di mele, vai al saggio di danza, al torneo di tennis dei nipoti.
Non andare tutti i pomeriggi a scarrozzare i ragazzi per gli allenamenti. Vuoi fare volontariato? È un’eccellente idea. Resti collegata alla società, ne segui le evoluzioni, le esigenze.
Non ti va? È lo stesso.
Fai corsi di pittura, danza sud americana, riflessologia plantare, arti marziali.
Vai all’Università della terza età, se lo studio è una passione, o al contrario, se è sempre stato un privilegio di altri. Ma soprattutto divertiti! Fai finalmente quello che vuoi quello che ti piace, non quello che devi! Hai lavorato tanto? Ozia!
Ti senti sola? Cerca compagnia!
Gli uomini quando smettono di lavorare si sentono persi. Le donne, spesso, rinascono!
La cosa veramente importante è tenere in movimento il corpo, il cervello e il cuore!
Oggi la medicina moderna ci dà un’attesa di vita che si avvicina ai cento anni!
Possiamo sostituire i cristallini per vedere meglio, prendere pillolette calibrate per diminuire la pressione del sangue o per aumentarla.
Qualche piccolo acciacco va messo nel conto, ma, se non è cosa grave, non bisogna lasciarsi deprimere, perché il buon umore è già un sostegno che aiuta il nostro corpo a stare meglio!
Ogni volta che possiamo, cerchiamo di uscire di casa, fare passeggiate, respirare aria buona, stare in compagnia di persone allegre e positive.
Andiamo dal parrucchiere, dall’estetista, come prima e, se avevamo poco tempo, più di prima.
Teniamo vivo e in forma il corpo, ma non trascuriamo il cervello.
Continuiamo a leggere i quotidiani, prestiamo attenzione alle notizie politiche, economiche, sociali.
Non assumiamo lo stereotipo che chi va in pensione diventa “inutile” e vecchio.
Ci sono sessantenni e settantenni giovani e attivi come ragazzi e come ragazze!
Sono le persone che tengono allegro il cuore!
A volte questo è il momento per recuperare un diverso rapporto con le figlie e con i figli, per guardarle e guardarli con più indulgenza e tenerezza, ora che sono uomini e donne alle prese con la vita adulta.
Ma è soprattutto il momento per occuparsi di sé, per fare tutto quello che avresti voluto e non hai potuto nelle vita precedente.
Per viaggiare. Oggi chi va in pensione ha una capacità economica che tre o quattro generazioni fa era impensabile.
Col passare del tempo i consumi ordinari si contraggono, quindi perché non progettare qualche vacanza più lunga al mare, ai monti, o fare i turisti all’estero?
Lo sapevi che le ultrasessantenni sole fanno incontri amorosi con simpatici giovanotti coetanei? E che nascono relazioni sentimentali ed erotiche che nulla hanno da invidiare a quelle degli adolescenti? Quindi ok! Dopo la fatica di una vita di lavoro, finalmente, ora divertiti!
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