Inizia il 1° giugno il corso di formazione organizzato dalla Consigliera regionale di Parità Giuditta Lembo in collaborazione con l’Università degli Studi del Molise
Lunedi, 29/05/2017 - Prende il via il 1° giugno 2017 presso l'Università degli Studi del Molise la seconda edizione del corso di formazione per formatori contro la violenza di genere finanziato dalla Consigliera regionale di Parità della Regione Molise e realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi del Molise.
A darne notizia è la stessa Consigliera, Giuditta Lembo, sottolineando che il corso, della durata di 100 ore, intende offrire "una approfondita conoscenza sulle principali questioni inerenti la violenza di genere dal punto di vista teorico, politico, pedagogico, socio-assistenziale, psicologico e giuridico" , contenuti rivolti a formare "coloro che entrano a più stretto contatto con chi subisce e anche con chi mette in atto la violenza. A tal riguardo, le competenze sviluppate potranno essere utilmente impiegate da psicologi, assistenti sociali, sociologi, educatori, operatori di primo soccorso, forze dell’ordine, consulenti legali, mediatori familiari, criminologi, operatori dei centri di ascolto e di accoglienza, insegnanti, volontari, operatori della comunicazione, etc., sia nel settore pubblico sia in quello privato". Giuditta Lembo riferisce che "all'inaugurazione del corso è prevista la presenza del già Questore di Roma e già Prefetto di Pisa Francesco Tagliente e la mamma di Jennifer Sterlecchini, la ragazza di Pescara di 26 anni che è morta a dicembre scorso accoltellata dall'ex compagno". Obiettivo del percorso formativo è "offrire la possibilità di acquisire specifiche competenze sul tema della violenza di genere e vedrà la presenza di docenti dell’UNIMOL, di numerosi esperti e tra questi rappresentanti della Polizia di Stato e della Procura di Campobasso - ha dichiarato Giuditta Lembo, osservando che - considerato il successo della precedente anche in termini di iscrizioni (oltre 100!) sarà replicata l'impostazione sul piano organizzativo e dei contenuti".
Questa iniziativa si inscrive nell'ambito di un più ampio progetto delineato con la sottoscrizione del "Protocollo d’intesa che ha previsto l’attivazione del Codice rosa presso il pronto soccorso in Molise e la creazione di una task force interistituzionale che vede coinvolta la Procura Generale presso la Corte d’Appello, le Procure della Repubblica di Campobasso, Isernia e Larino, l’ASREM e la stessa Consigliera di Parità - continua Lembo - che ha già iniziato a dare ottimi risultati poichè, accanto al corso, l'altro tassello per contrastare la violenza di genere è costituito dal Codice rosa, servizio necessario anche in Molise".
Questa iniziative sono il risultato di importanti collaborazioni "con l’ASREM e del supporto delle Questure di Campobasso e Isernia, nelle persone del dott. Raffaele Pagano e del dott. Ruggiero Borzacchiello, già impegnate anche in una incisiva azione di prevenzione e sensibilizzazione oltre che di contrasto su tutto il territorio con il contributo della Scuola di Polizia di Campobasso che ha ospitato diversi seminari sul tema". La sinergia interistituzionale è la chiave del successo di questa iniziativa, che al fine di rendere più efficaci gli interventi a tutela dei diritti soprattutto dei soggetti più vulnerabili e considerati svantaggiati "ha individuato tra il personale medico del Pronto Soccorso una coordinatrice del Codice Rosa".
La Regione Molise, attraverso il Tavolo tecnico interistituzionale, "è impegnata sul fronte delle risorse da destinare a tutte le attività richiamate nella Legge regionale contro la violenza (n. 15 / 2013), nonché nella ripartizione delle risorse nazionali destinate alle Regioni attraverso l’attuazione dei rispettivi decreti, da ultimo il Decreto del Presidente del Consiglio del 25 novembre 2016 che prevede, attraverso percentuali definite, una ripartizione delle risorse da destinare alla prevenzione e sensibilizzazione, nonché alla formazione e all’implementazione dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio presenti sul territorio, sia pubblici che privati. Sicuramente la task force interistituzionale, coordinata dalla Procura Generale, nella persona del Procuratore Generale dott. Guido Rispoli - conclude Giuditta Lembo -, si renderà disponibile ad offrire il proprio contributo al Tavolo tecnico regionale, nonché alle strutture regionali competenti per materia, al fine di effettuare un proficuo utilizzo delle risorse stanziate per il pieno raggiungimento degli obiettivi legislativi. Altro ruolo importante è quello degli Enti locali, degli Ambiti territoriali, della Caritas e delle Associazioni nonché di tutte le Istituzioni e quanti a vario titolo sono impegnati a contrastare il fenomeno della violenza".
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