Giovedi, 08/09/2022 - Non è sempre facile instaurare il giusto legame con figlie e figli avuti da precedenti relazioni di un nostro partner, specialmente se ancora piccoli: ci si affeziona profondamente talvolta ma necessitano sempre tatto e delicatezza nei rapporti con le madri (e nonne) biologiche. Può capitare di sentire il desiderio di un figlio, proprio avendo a che fare con “I Figli degli Altri” (Les Enfants des Autres), come nel film presentato in concorso alla 79esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, diretto da Rebecca Myriam Clara Zlotowski, regista e sceneggiatrice francese, classe 1980, di origini ebraico-polacche da parte di padre ed ebraico-marocchine da parte di madre.
Protagonista del film, accolto con lunghi applausi e grande commozione alla proiezione ufficiale di Venezia 79, è Rachel (Virgine Efira), un'insegnante di scuola media quarantenne, divorziata e senza figli: pur essendo felice e soddisfatta della sua vita, tra studenti, amici e lezioni di chitarra, la donna comincia a ripensare all’idea di maternità quando si innamora di Ali (Roschdy Zem) e conosce la figlia di lui, Leila, una bambina di quattro anni con la quale stringe un legame profondo.
Rachel trascorre molto tempo con lei e se ne prende cura come fosse sua madre, anche se non lo è, pur sapendo che questo rapporto potrebbe interrompersi in qualunque momento o essere compromesso da Alice, la madre di Leila (nel ruolo la nostra brava Chiara Mastroianni). A poco a poco il desiderio di una famiglia tutta sua si fa sempre più forte, ma il tempo stringe e l’orologio biologico incalza.
"C'è sempre un momento in cui l'orologio biologico entra in azione e mette in crisi le nostre certezze - racconta la regista - nel mio film una quarantenne senza figli si innamora di un padre single e mentre cerca di trovare spazio nella famiglia dell'uomo, incomincia a sentire il desiderio di avere una famiglia sua. Ma, da personaggio tradizionalmente in secondo piano, se non semplice comparsa, è costretta a scomparire con la fine della storia d'amore. Perché una donna simile, che vive un'esperienza apparentemente comune – e che io stessa ho vissuto – non è mai stata protagonista di un film? Con 'Les enfants des autres' ho girato il film che avrei voluto vedere al cinema, pensando che anche altri potrebbero avere lo stesso desiderio."
Il film, un affresco tutto al femminile, leggero e al contempo profondo, sul delicato tema della maternità, del suo desiderio e delle sue molteplici e inaspettate forme, è anche un film dal taglio politico, laddove la maternità è vista e vissuta come una scelta complessa e personale ed ogni donna - ribadisce la regista - “deve poter vivere ed essere riconosciuta anche senza figli, in molti casi anche amando ‘i figli degli altri'."
Il film arriverà nei cinema italiani dal prossimo 22 settembre con Europictures, attento alle tematiche al femminile, che ha già distribuito nel nostro Paese il Leone d’Oro della scorsa edizione, La Scelta di Anne – L'Événement.
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