Lunedi, 13/06/2011 - E così sembra che anche questa sia fatta. I quattro referendum, nonostante l’oscuramento dei grandi media in mano alla politica, i ricorsi e controricorsi hanno raggiunto il quorum. A quanto pare il risultato è così ampio da rendere ininfluente il possibile ‘non quorum’ degli italiani all’estro che gravava in questi giorni come una spada di Damocle.
Un notizia straordinaria per i promotori e i vari comitati che da anni lavoravano a questo risultato.
Una batosta per il governo, artefice delle – oggettivamente – ‘leggi schifezza’ che sono state cancellate oggi.
In rete e nelle piazze si moltiplicano le iniziative di festa. Una grande riscossa collettiva accompagna lo spoglio dei risultati. Un’esperienza, quella referendaria, che ha mostrato che, se si lavora insieme e dal basso, a nulla possono le televisioni e i ‘poteri forti’. Un grande insegnamento per la politica e per i movimenti.
Alla classe politica sia chiaro che ‘i popoli’ che abitano questo paese sono già oltre gli accordi striminziti, le poltrone e gli incarichi e adesso che hanno testato il loro ‘potere’ mai più subiranno una politica al ribasso.
Ai movimenti sia chiaro che si può e si deve cercare la grande alleanza delle idee e continuare ad interrogare le rappresentanze e dargli lezioni anche nella maniera dura in cui è stato fatto negli ultimi anni.
E’ il momento della gioia e della responsabilità. Abbandoniamoci dunque all’allegria e al sollievo ma teniamo presente che, proprio perché questa è stata la vittoria dei cittadini e delle cittadine, dobbiamo continuare a tenere altissimo il controllo e proseguire nel processo di coinvolgimento di tutti e tutte.
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