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Imprenditrici in corsa

Imprenditrici in corsa

Economia/ Intervista a Alida Fabbri - Il gruppo Donne Impresa a livello nazionale nasce nel 1993 come movimento trasversale di genere all’interno del sistema Confartigianato

Donatella Orioli Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2005

“Il nostro obiettivo è aiutare le donne imprenditrici a crescere per poter contare culturalmente, economicamente e socialmente, dando loro l’opportunità di intervenire in tutti i contesti d’interesse e in questi dodici anni è stato fatto un percorso ad ostacoli degno di una gara olimpica, ma la politica dei piccoli passi che ci contraddistingue ha pagato e ha dato i suoi frutti”. Così prende avvio la nostra conversazione con Alida Fabbri è vicepresidente nazionale e presidente regionale Emilia-Romagna di Donne Impresa .

Quali sono gli strumenti che avete adottato?
Prima di tutto abbiamo istituito al nostro interno, una scuola di formazione permanente con lo scopo di prepararci come imprenditrici, ma anche come donne socialmente attive in ruoli dirigenziali all’interno del nostro sistema. Per questo la scuola ci offre anche l’opportunità di una preparazione politico-sindacale e di rappresentanza. A questo proposito negli ultimi due anni siamo riuscite ad ottenere con la legge 125/91 Azioni Positive il finanziamento a due progetti di Formazione: ARTEMISIA per creazione e applicazione di reti, e TOLOMEO per la preparazione politico sindacale delle dirigenti elettive.

Qual è lo spazio che Confartigianato offre alle donne all’interno dei propri organi dirigenziali?
Sicuramente le cose sono migliorate negli ultimi anni, grazie anche all’impegno profuso per incrementare la nostra preparazione politico-sindacale. Piccoli passi che ci hanno portato ad avere incarichi come dirigenti elettivi non solo come Donne Impresa, ma come membri di giunta, consiglieri, vice presidenti e presidenti del sistema Confartigianato. Va però detto che la rappresentanza maschile la fa da padrona e le odiose quote rosa sono veramente a livelli minimi, il percorso di pari opportunità è ancora una selva oscura.

Quali sono i progetti a cui state lavorando ora?
A livello nazionale stiamo organizzando l’annuale convention di rappresentanza che quest’anno sarà organizzata a Roma il 14 e 15 dicembre. Per noi è un momento cruciale in cui si confrontano le idee e nascono le collaborazioni per i programmi e i progetti futuri. In Emilia Romagna stiamo organizzando un convegno per il 5 dicembre, all’interno della Fiera Alimentarti, 1° salone dell’artigianato alimentare di qualità e dell’enogastronomia, in cui insieme ad alcuni medici rifletteremo sul benessere delle donne. E’ vero che le donne non hanno tempo per se stesse, ma devono essere sensibilizzate alla prevenzione, soprattutto nelle nuove patologie.

A che punto sono le vostre attività in Emilia Romagna?
Donne Impresa in Regione è nato solo due anni fa, ma può contare sulla partecipazione attiva di veterane che hanno saputo trasferire alle giovani imprenditrici tutto il loro sapere e lo spirito di squadra che da sempre ci contraddistingue. Stiamo costruendo quotidianamente i rapporti con le istituzioni ed abbiamo già all’attivo alcuni risultati: una ricerca finanziata dalla Regione sui congedi parentali, alla quale abbiamo dedicato due convegni. Partecipiamo inoltre al tavolo Regionale interassessorile, istituito per creare le condizioni ottimali alla crescita e presenza delle donne nel mondo del lavoro. Grazie alla positiva collaborazione con le Consigliere di Parità Regionali abbiamo potuto mettere in campo progetti importanti finalizzati alla valorizzazione del ruolo della donna e alla sua conciliazione vita-lavoro che ci hanno dato la consapevolezza di poter collaborare in modo fattivo per aiutare le donne imprenditrici della regione.

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