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IMPAREGGIABILE LIZ di Maria Cristina NASCOSI SANDRI

IMPAREGGIABILE LIZ di Maria Cristina NASCOSI SANDRI

IMPAREGGIABILE LIZ Mostra-evento nel 50° anniversario del colossal Cleopatra (1963), e a due anni dalla scomparsadell'attrice.

Lunedi, 15/04/2013 - IMPAREGGIABILE LIZ

Mostra-evento nel 50° anniversario del colossal Cleopatra (1963),

e a due anni dalla scomparsa dell’attrice, una mostra celebra il mito

di Liz Taylor raccontato dai manifesti dei suoi film

19 aprile – 30 giugno 2013



di Maria Cristina NASCOSI SANDRI



Con la mostra-evento IMPARAREGGIABILE LIZ, allestita per celebrare il 50° anniversario

del colossal Cleopatra (1963), a due anni dalla scomparsa di Liz Taylor, inaugura FERMO

IMMAGINE - Museo del Manifesto Cinematografico di Milano, nuovo spazio espositivo

privato situato nella storica Via Gluck – con buona pace di Celentano.



Forte di un archivio che conta 50.000 pezzi tra manifesti, locandine, fotobuste e molto altro, tra inediti ed originali, la mostra-evento IMPAREGGIABILE LIZ è dedicata, come detto, ad

una delle attrici più mitiche di tutti i tempi: Liz Taylor, entrata nel Parnaso cinematografico per la

straordinaria bellezza, la sregolatezza della vita privata, i compensi vertiginosi, l’incontenibile

passione per i costosissimi gioielli ed il divismo spinto all’eccesso. Più di cinquanta manifesti

originali, memorabilia, video, gadgets, riviste d’epoca, riproduzioni di abiti e gioielli e testimonianze ne raccontano la carriera e la figura personale, raccontando una grande pagina del cinema internazionale, da Torna a casa Lassie (1943) a I Flinstones (1994), passando ovviamente per capolavori come Il padre della sposa (1950), La gatta sul tetto che scotta (1958), Il gigante (1956), Cleopatra (1963), Venere in visone (1960), Chi ha paura di Virginia Woolf (1966), La bisbetica domata (1967) e molti altri.

Venerdì 19 aprile, alle ore 19.00, a ingresso libero, si terrà la serata inaugurale che vedrà

intervenire ospiti ed esperti di cinema. Madrina della serata, testimone del mito, sarà Marina

Castelnuovo, sosia ufficiale di Liz Taylor, attrice, conduttrice, scrittrice e cantante, da 20 anni

presente sui più importanti red carpets cinematografici internazionali da Hollywood a Cannes, da

Venezia, a Berlino.

Dedicata al suo straordinario personaggio, ma, soprattutto, alla sua ventennale carriera

artistica, pure per Marina Castelnuovo ci sarà una sezione personale nell’àmbito della mostra.

Inoltre, nella Sala Hollywood del museo sarà possibile visitare l’esposizione permanente di oltre 100 manifesti cinematografici di altrettanti capolavori che hanno ‘fatto’ la Storia del Cinema, da “Rocco e i suoi fratelli” a “Vacanze romane”, da “La corona di ferro” a “Scaramouche”, da “La dolce vita” a “Gli Uccelli”, da “2001 Odissea nello Spazio” a “Fantasia”, da “Guerre Stellari” a “Indiana Jones”, da “Titanic” a “Via col vento”, da “Il Buono, il Brutto e il Cattivo” ad “Apocalypse Now”, da “La Ciociara” a “E.T” e moltissimi altri.







LA MOSTRA



Elizabeth Taylor, attrice bellissima sul set e donna irrequieta nella vita privata, è stata forse l’ultima

vera diva del cinema degna di essere definita tale. Dotata di una bellezza straordinaria, resa

conturbante da due magnifici occhi da leggenda, dall’indefinibile colore tra il viola ed il blu e dal carattere ribelle, Liz, come la chiamano tutti ancora oggi nonostante la sua ben nota avversione per quel soprannome, si è conquistata un posto nella leggenda lavorando con i più importanti attori del suo tempo, dal più volte marito Richard Burton a Paul Newman, da Rex Harrison a Rock Hudson, da Spencer Tracy a Montgomery Clift, da Steward Granger a Vittorio Gassman, da Marlon Brando a James Dean, sotto la guida di importanti registi come Vincent Minnelli, Franco Zeffirelli, Richard

Vidor, William Dieterle, Joseph Mankiewicz, John Huston, Joseph Losey, Mike Nichols. Tuttavia il

suo mito resta legato a doppio filo a quello del film che la consacrò alla leggenda: Cleopatra,

colossal faraonico (è proprio il caso di dirlo) che richiese anni di lavorazione e che nel 1963 mandò in rovina la 20th Century Fox accatastando record su record, dal costo delle scenografie e dei costumi, al compenso milionario della stessa Taylor (che con il suo cachet di 1 milione di dollari resterà per anni l’attrice più pagata nella Storia del Cinema). E pensare che quando, venti anni prima, la Taylor recitò in Torna casa Lassie fu pagata meno del cane! Cleopatra fu girato in 4 diversi Paesi (Inghilterra, Italia, Spagna, Egitto) e vinse 4 Premi Oscar, divenuto celebre anche per aver fatto incontrare sul set una delle coppie più belle e irrequiete di Hollywood.

Grazie alla collaborazione di Marina Castelnuovo, da 20 anni sosia ufficiale della Taylor, sono

esposte anche 4 copie di abiti indossati da Liz realizzate dalla Sartoria Pia Rame di Milano,

nonché copie dei suoi famosi gioielli realizzati da De Liguoro Bijoux di Milano. Grazie al

prestito del collezionista Sergio Salemi sarà inoltre esposta la replica perfetta del favoloso

diamante da 68 carati che Richard Burton regalò alla moglie nel 1969 e che ancora oggi porta il

doppio nome Taylor-Burton. Sul megaschermo della sala scorreranno immagini della vita privata di Liz Taylor ed un montaggio con i trailers dei suoi film più belli.

Tra i responsabili intellettuali e curatori dell’evento, va ricordato Claudio Manari, appassionato cinéphile e cine-collezionista – alcuni materiali ed i testi dell’esposizione son in gran parte suoi, come già accaduto in passato per altre mostre in Piemonte – originario di Alessandria, critico ‘storico’ per quotidiani cartacei anche a Ferrara, dove ha lavorato per alcuni anni, ed on line. Recentemente ha partecipato al Roma Fiction Fest ed al Festival del Cinema di Roma come addetto stampa dell’ Archivio Immagini Cinema, pur lavorando, ‘al secolo’, come ufficiale dell’Aeronautica.

A lui si deve, dopo anni di amorose ricerche e studi, impegni e viaggi anche all’estero, l’unico testo monografico sull’attrice, I film di Elizabeth Taylor, èdito per i tipi della Gremese tre anni fa.

Sarà presente all'inaugurazione, tenendo una lectio magistralis sulla Taylor, mentre Ciro Cellurale, pittore di fama, porterà due suoi dipinti – omaggio alla diva che rimarranno in mostra.

L’artista, nato a Frattamaggiore nel 1967, vive e lavora a Roma.

Pittore, restauratore e scultore, Ciro Cellurale ha esposto a Roma in Via Veneto - che fu culla della “Dolce Vita”; ha tenuto personali all’Arcadia delle Muse nei pressi di Palazzo Barberini in occa-sione di importanti eventi cinematografici e presentazioni di prestigiosi volumi e film delle ultime stagioni, oltre a mostre a Fondi (LT) e ad Alessandria.

Vivo apprezzamento e riconoscimento verso le sue opere han mostrato attrici quali Marisa Solinas, Anna Falchi, Francesca Stajano e registi come Francesco Aronadio, acclamato all’ultimo Festival di Berlino per il film Due Vite per Caso e Marco Chiarini, candidato al David di Donatello per il film L’uomo fiammifero

Ciro Cellurale è inserito nell’Annuario del Cinema Italiano quale pittore e ritrattista.





FERMO IMMAGINE

Museo del Manifesto Cinematografico di Milano

Via Gluck, 45 – Milano



Info: 02/36505760 - www.museofermoimmagine.it

Orari: da martedì a domenica 14.00-19.00 – Lunedì chiuso – Ingresso libero

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