Imparare la creatività

Baldassarre Bruna Domenica, 07/04/2013 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2013

Cara Bruna,

sono una studentessa di circa 18 anni. Ora mi dà inquietudine non sapere cosa ci sarà dopo in una nazione come è adesso l'Italia. Dicono che l'unica soluzione è andarsene, ma pensarci mi fa paura e tristezza. Ce la farò? Puoi vedere qualcosa dal mio disegno dell’albero?

Allegra



Cara Allegra

le domande importanti della tua età sono: Chi sono io, cosa voglio, cosa posso? Le grandi idee e la protesta contro l’ingiustizia della fase che caratterizza la tua età devono ancora incontrarsi con la pazienza nei confronti di una realtà dominata da mezze misure e dalla quotidianità. Credo che il compito di questa fase sia quello di non considerarsi “uno solo” affinché le idee vere e i buoni sentimenti siano in grado di cambiare la realtà. Una realtà, oggi, davvero difficile. Le strutture sociali comuni sono cresciute, a dir poco, nella non chiarezza e il rischio è di rubare l’adolescenza ai giovani, di far loro scoprire il proprio sé attraverso uno shock, in un momento in cui l’Io non è ancora pronto per elaborare il delicato e complesso processo di maturazione. Dal tuo albero s’intravede una risposta: imparare a essere creativa! La grande chioma determinata dalla struttura di tanti rami e fronde denota una reale socialità. Essere creative nelle situazioni umane e concrete equivale a modellare le proprie relazioni sociali in modo adulto, così da poter prendere successivamente in mano i problemi della nostra società con una probabilità di successo. Un albero, il tuo, che spunta dalla terra come se cadesse dall’alto, con i suoi sogni, le sue concretezze, inquietudini e i momenti critici: 4, 9 e mezzo, 16 anni. Un disegno centrato, che si sviluppa dritto verso la sfera ideale, ma che necessita ancora svelare le sue radici per incarnarsi meglio nella terra.