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Immaginando un Paese migliore

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CHE GENERE DI POLITICHE? / 3 - Una sintesi delle proposte di programma avanzate dalla Rete delle Donne per la Rivoluzione Gentile per il Paese

Domenica, 03/02/2013 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2013

Dalla cultura all’ambiente, dalla violenza al lavoro e welfare. La Rete delle Donne per la Rivoluzione Gentile ha elaborato un programma piuttosto dettagliato (che propone alla condivisione di altre associazioni) in vista delle prossime elezioni politiche e amministrative. La richiesta è rivolta ai partiti di sinistra, affinché accolgano le proposte nei loro programmi, e si fonda sull’osservazione che le donne, quali portatrici di cura nell’ambito privato, “devono iniziare ad occuparsi dei beni comuni, portando la loro cultura nella gestione pubblica”. La proposta è frutto del lavoro dei gruppi che si sono riuniti a L’Aquila lo scorso 12 novembre, in occasione della prima assemblea nazionale. Informazioni e possibilità di sottoscrivere il programma su www.rivoluzionegentile.it.

AMBIENTE. Le storie di Barletta e L’Aquila - per quanto diverse - riconducono alla matrice comune dell’uso del territorio indiscriminato ed egoistico. (…) . Si propongono: Piani di gestione partecipati (bilanci, Pug, etc), Piani urbanistici a crescita zero , Rifiuti zero con promozione della riduzione oltre che del riciclo, Rispetto del referendum con acqua pubblica (es. case dell’acqua contro le lobby delle bottiglie plastica/vetro), Politiche energetiche sostenibili con generazione diffusa e funzionale al consumo residenziale, commerciale e industriale e risparmio energetico.

DEMOCRAZIA INCOMPIUTA. Per la realizzazione di una Democrazia Compiuta occorre adottare lo strumento obbligatorio delle elezioni primarie a qualsiasi livello e per qualsiasi competizione elettorale. (…) Accanto alla condivisione del documento “Per un sistema di regole elettorali women friendly”, redatto dal gruppo Noi Rete Donne sono avanzati suggerimenti “per interventi efficaci anche a livello locale”: Rispetto, nei partiti e nelle assemblee, del principio di DEMOCRAZIA INTERNA (non solo l’impegno all’adozione del “metodo” democratico), Attenzione ai PROGRAMMI, Verifica dell’adesione degli Statuti degli enti locali alla visione di genere, Adesione degli Enti locali alla CARTA EUR. PER L’EGUAGLIANZA E LA PARITA’ DELLE DONNE E DEGLI UOMINI NELLA VITA LOCALE elaborata dai C.C.R.E. 12.5.2006, (…), Partecipazione delle Donne ai tavoli programmatici, da far istituire, Coerenza ai principi quali il BILANCIO DI GENERE.

LAVORO E WELFARE. Alla base delle istanze è posto il “principio irrinunciabile dell’etica e della responsabilità individuale e collettiva nell’ambito di tutti i settori istituzionali, organizzativi e produttivi della vita”. Si chiede inoltre: (…) l’adozione di uno Statuto delle lavoratrici che tuteli i diritti delle donne, la ridefinizione dei nuovi lavori e delle nuove professioni: classificazione, riconoscimento, valorizzazione, (…), l’introduzione di sgravi fiscali per le imprese che assumono donne e per quelle che ne agevolano la ricollocazione, l’introduzione di agevolazioni e premialità per le imprese che incentivano i congedi parentali per i padri, l’utilizzo da parte dello Stato e degli enti locali delle risorse ricavate dall’evasione fiscale per l’incremento dei servizi rivolti alla persona, l’utilizzo del patrimonio confiscato alla mafia per le nuove opportunità di lavoro (…).

DONNE E VIOLENZA DI GENERE. La violenza contro le donne è un problema politico, storico, sociale, culturale, economico, diffuso in tutto il mondo e in tutte le classi.(…). Sono 3 gli assi di interventi previsti: Prevenzione come creazione di un approccio culturale - Narrazione, rappresentazione, Fondamento storico-politico della metodologia antiviolenza, Politiche sociali caratterizzate dal riconoscimento delle competenze (…).

LAICITA', GIUSTIZIA, LEGALITA. (…) Con particolare riferimento alla laicità, si avanzano queste proposte: riesame di alcuni punti del Concordato in merito all'insegnamento scolastico della religione cattolica (…), abolizione del finanziamento pubblico alle scuole private privilegiando investimenti e risorse per la ricerca scientifica libera da condizionamenti moralistici, allineamento alla normativa europea in materia di fecondazione assistita, (…), riconoscere le unioni civili per le coppie eterosessuali e omosessuali (…).

CULTURA. “Ripartire dalla scuola intesa come laboratorio di pluri-alfabetizzazione, di scambi paritari, di parole-idee-pensieri-emozioni, laboratorio di interculturalità, discussione e dialogo, di impegno e responsabilità, laboratorio di cura e di solidarietà tra tutte le creature viventi insieme agli esseri umani che abitano la Terra. Per questo la scuola deve conformarsi maggiormente come luogo di apprendimento di strategie di decostruzione degli stereotipi, dei pregiudizi, dei luoghi comuni, delle pratiche di violenza e di gerarchizzazione”. (…)



La versione integrale del programma è su: http://www.noidonne.org/blog.php?ID=03908



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