Le dinamiche del voto femminile francese riflettono una complessa interazione di fattori socio-economici, culturali e di condizioni di vita
Il voto francese del luglio 2024 ha sorpreso alcuni e rassicurato altri. Certamente, ha mostrato risposte interessanti alle strategie adottate dai partiti politici, che riflettono la società complessa in cui viviamo.
Secondo i dati dell'INSEE (Institut National de la Statistique et des Études Économiques),
Fra i 18-34 anni: c’è il 25% della popolazione elettorale, di cui 12% uomini e 13% donne
Fra i 35-49 anni: il 30%, di cui 15% uomini e 15% donne
Fra i 50-64 anni: il 25%, di cui 12% uomini e 13% donne
Dai 65 anni e oltre: il 20%, di cui 12% uomini e 13% donne
la popolazione elettorale francese è sostanzialmente a metà fra uomini e donne.
Troviamo differenti priorità di motivazione al voto:
Giovani vs Senior
In Francia, le persone fra i 18 e i 34 anni tendono a essere concentrate su temi come: il cambiamento climatico, la giustizia sociale, l'uguaglianza di genere, i diritti delle minoranze e la lotta contro la disuguaglianza economica, l'accesso all'istruzione di qualità.
I votanti adulti e senior pongono maggiore enfasi sulla sicurezza, intesa come protezione contro il crimine e il terrorismo, la stabilità economica, in termini di politiche che garantiscono una solida economia e protezione per i risparmi e le pensioni, l'accesso a un'assistenza sanitaria di alta qualità e la sicurezza sociale.
Se diamo uno sguardo all’Italia, ci sono molte somiglianze: i giovani elettori sono spinti da ideali di progresso sociale e ambientale, mentre gli elettori più adulti hanno preoccupazioni legate alla sicurezza e alla sostenibilità economica.
Quanto all’astensionismo, in Italia i giovani mostrano una maggiore propensione all'astensionismo rispetto ai loro coetanei francesi. Questo fenomeno è dovuto a una maggiore disillusione verso il sistema politico, che li porta a non partecipare attivamente al processo elettorale.
E le donne?
Rassemblement National (RN)
3. La France Insoumise (LFI)
Circa il 18% delle donne ha votato per LFI. – (in crescita rispetto 16% del 2019)
Strategia: Mélenchon e il suo partito hanno concentrato il focus su questioni sociali e diritti delle donne, come l'accesso gratuito alla contraccezione e la lotta contro la violenza, promettendo maggiore giustizia sociale e uguaglianza di genere. La loro piattaforma ha attratto l'elettorato femminile giovane e progressista.
4. Les Républicains (LR)
Circa il 14% delle donne ha votato per LR. (in calo rispetto al 18% del 2019)
Strategia: Bellamy e altri leader conservatori hanno posto al centro i valori della famiglia tradizionale e politiche a sostegno delle famiglie numerose, mettendo in risalto la protezione della maternità e il sostegno alle madri lavoratrici.
5. Europe Écologie Les Verts (EELV)
Circa l'8% delle donne ha votato per EELV (con una flessione rispetto al 6% del 2019). Strategia: Toussaint e il partito verde hanno puntato su politiche ambientali e femministe, sottolineando il ponte che esiste fra giustizia ambientale e giustizia sociale. Hanno promosso la rappresentanza delle donne nelle istituzioni e la lotta contro la discriminazione di genere, attirando un segmento progressista dell'elettorato femminile.
Nei territori
Le donne nelle grandi città hanno sostenuto partiti più centristi e di sinistra, come il partito di Macron e il Fronte Popolare Nuovo (NFP). Le loro preoccupazioni principali hanno riguardato: sanità, istruzione e occupazione.Nelle piccole città e aree rurali, è emerso un sostegno più forte per il partito di Lepen, Rassemblement National (RN), che ha posizionato i suoi messaggi politici su sicurezza, protezionismo e controllo dell’immigrazione come questione di difesa dei diritti delle donne, il chè ha attratto molte elettrici.
Tipologie Sociali
Le donne appartenenti a ceti popolari, mosse da preoccupazioni riguardanti la sicurezza del lavoro e l'immigrazione, hanno votato per il RN, che ha saputo intercettare il malcontento legato all'insicurezza economica e sociale.
Le elettrici della classe media sono divise. Alcune hanno sostenuto le politiche centriste di Macron, mentre altre mostrato una crescente inclinazione verso l'estrema destra, a causa delle preoccupazioni sulla sicurezza nazionale e del malcontento per la gestione governativa di tali questioni.
Le donne di ceto medio-alto hanno sostenuto partiti centristi o conservatori. Tuttavia, c'è un leggero spostamento verso il RN tra quelle preoccupate per l'immigrazione e l'identità nazionale. Preoccupazioni che riflettono un desiderio di preservare lo status quo e un'attenzione ai temi dell'identità culturale.
In sintesi
Le dinamiche del voto femminile francese riflettono una complessa interazione di fattori socio-economici, culturali e di condizioni di vita.
Le differenti strategie politiche e di comunicazione dei partiti si rivolgono alle diverse priorità tra classi sociali e culturali delle donne francesi.
Un dato le accomuna: l’impoverimento del ceto medio fa emergere la centralità della condizione economica come fulcro della sicurezza e della uguaglianza di genere.
La frase su cui riflettere
"Noi donne non possiamo permetterci di restare in silenzio.” - Anne Hidalgo, sindaca di Parigi
Fonti dei dati:
INSEE (Institut National de la Statistique et des Études Économiques),
BBC News Le Monde France 24 About-France.com
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