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Il vento cambia.... e il PD non lo capisce

Il vento cambia.... e il PD non lo capisce

A LUI svolazza la cravatta, a LEI svolazza la gonna. Lui ha la testa, LEI è solo gambe..... ovvero 'quando la pubblicità è offensiva e ingessata negli stereotipi' e la politica è 'ingessata dentro se stessa'

Venerdi, 24/06/2011 - Pubblichiamo alcuni dei numerosi messaggi e reazioni che girano in rete a proposito del manifesto del PD affisso a Roma per la Festa cittadina del partito.

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Gentile Presidente PD Rosi Bindi,

La nostra associazione Corrente Rosa, apolitica, che difende i diritti delle donne e la parità tra i sessi dal 2006, ha trovato di scarsissimo gusto il manifesto d'invito alla Festa dell'Unità del 23 giugno rappresentata dalla parte inferiore del corpo di una donna che tenta di nascondere le gambe tenendo con le mani una corta gonna rossa sollevata dal vento. La versione al maschile del manifesto è rappresentata invece dallo stereotipo dell'uomo professionista che lavora, mostrando la parte superiore del corpo, la cui cravatta è sollevata dal vento.

Consideriamo, come moltissime donne che si stanno in queste ore sollevando dall'indignazione, che la rappresentazione parziale e svestita del corpo di una donna lede la nostra dignità, ci riduce al rango di oggetto e non ci consente di costruire la nostra identità professionale e ancora meno politica. Inoltre, a nostro parere questo non pone un esempio positivo per le giovani donne che si stanno affacciando sul mercato del lavoro.

Lo slogan "CAMBIA IL VENTO" abbinato a questa immagine è in evidente contraddizione. Nessun vento sta cambiando Presidente, c'è sempre lo stesso scirocco soffocante del maschilismo di basso livello, che con questa ulteriore azione dimostra la sua assenza completa di considerazione per le tematiche di genere. Le tematiche di genere riguardano tutti in quanto dimostrano il livello di civiltà di un paese.

Ci rincresce pensare cara Presidente che proprio Lei, ha preso con coraggio e grande eleganza la nostra difesa nei confronti del Presidente del Consiglio, quando gli rispose: "Presidente, non sono una donna a Sua disposizione". Questo ci aveva fatto sperare che il principale partito dell'opposizione avrebbe preso delle misure per contrastare la rappresentazione mediatica e mercificata della donna assunta dal PDL. Capiamo invece che anche il PD per attirare il cittadino (uomo) ad una festa, deve utilizzare una parte del corpo della donna.

Noi cittadine, ci sentiamo insultate e non coinvolte in questa campagna e boicotteremo la Festa dell'Unità se il manifesto di cui alla presente lettera non sarà immediatamente tolto. Inoltre le chiediamo che il PD vigili alla rappresentazione delle donne nelle sue campagne pubblicitarie suggerendo che ci sia un comitato paritario composto di donne e uomini che le approvi.

In attesa di una Sua cortese e inequivoca risposta, Le porgo i miei distinti saluti,

Serena Romano

Presidente

Corrente Rosa



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UDI MONTEVERDE (Roma) / IL VENTO CAMBIA ...

ma non sa leggere, noi invece sì.



Il vento è cambiato grazie alle donne

... e non per sventolare cravatte e gonne



Estratto da: Risoluzione del Parlamento Europeo del 3 Settembre 2008 sull’impatto del marketing e della Pubblicità sulla parità tra donne e uomini (2008/2038(INI))

...

13. constata che è necessario mettere in discussione la suddivisione tradizionale dei ruoli per poter conseguire la parità tra i sessi;

...

20. riconosce il lavoro fin qui svolto dalle autorità di regolamentazione dei media di alcuni Stati membri per esaminare gli effetti degli stereotipi di genere ed esorta le competenti autorità di tutti gli Stati membri a condividere le migliori prassi in materia;

...

21. ricorda alla Commissione che la summenzionata direttiva 2004/113/CE, nella prima versione da essa proposta, trattava anche la discriminazione nei mass media; invita la Commissione ad intensificare il suo impegno nella lotta contro questo tipo di discriminazione;



26. sottolinea che gli stereotipi di genere devono essere eliminati;





Si svolge a Roma la festa dei Democratici, i manifesti affissi sui muri della Capitale per pubblicizzarla hanno suscitato, giustamente, molte reazioni.

La premessa a questa nostra lettera aperta era più che mai necessaria, da anni ci battiamo perché l'Italia recepisca la Risoluzione Europea e, nel frattempo, molti Comuni, Province e Municipi, dietro nostra sollecitazione, lo hanno fatto.



In molti pensano che solo le "pubblicità lesive e offensive della dignità delle Donne" siano state oggetto della nostra iniziativa, in quanto le più aggressive e pericolose.

La nostra attenzione è sempre fortemente indirizzata sugli stereotipi di genere che sono quelli che critichiamo senza nessuno sconto nei manifesti comparsi sui muri della nostra città:

- Il manifesto dove compare l'immagine maschile dove sventola, fallica, una cravatta (del corpo dell'uomo è ripresa la parte superiore LA TESTA)

- Il manifesto dove l'immagine femminile è un fragile e pudico sventolar di sottana trattenuta dalle mani (del corpo della donna è ripresa la parte inferiore LA PANCIA)





La ripetizione dei più elementari stereotipi, che colpiscono questa volta entrambi i generi, fanno insorgere le donne e dovrebbero, a nostro avviso, far insorgere anche gli uomini. Almeno quelli che il 13 febbraio sono venuti al nostro fianco nelle piazze.



Non siamo scandalizzate, non siamo indignate, siamo molto preoccupate.

Preoccupate che la promozione e comunicazione di eventi da parte di un soggetto politico così importante sia affidata a mani e teste di persone che non conoscono o non tengono conto di quanto le donne di questo Paese da anni elaborano e producono da anni, né della Risoluzione Europea di cui sopra.



Coraggio ! Via quei manifesti dai muri di Roma!



Cordialmente, serenamente, severamente



Carla Cantatore / UDI MONTEVERDE



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Come al tempo della pubblicità del nuovo giornale l'Unità chiesi le

dimissioni di Concita Di Gregorio (!!!) ora chiedo le dimissioni di

Rosy Bindi. Non mi interessa se siano donne o uomini, ma quelli che

approvano queste campagne devono lasciare subito gli incarichi che

hanno accettato. Se non era responsabilità di Rosy Bindi approvare il

manifesto, allora chiedo le dimissioni di chi ha approvato questo

manifesto. ICO GASPARRI

Condivido pienamente quanto chiede Ico Gasparri e chiedo che il MIO giornale

si associ a chiedere le dimissioni di chi ha fatto il manifesto per la Festa

del PD a Roma, o comunque che EVIDENZI in aniera non morbida il dissociarsi

ed il condannare quel manifesto. Per Cambiare aria, bisogna ricorrere

all'uso delle gonne delle donne che volano facendo intuire la passerina?

Rossella Ciani





Oh !!! ci stupiamo ancora?

cambia il vento ma siamo nello stesso paese con la stessa cultura e con la stessa gggente anche a sinistra. forse il vento è troppo debole, sicuramente non basta. ci vuole un uragano per spazzare via questi luoghi comuni.

facciamo qualche cosa perchè  venga ritirato!!!!



 



cecilia



Cecilia Brighi

CISL

International Policy Department

Responsible for ASIA and  international institutions

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UDI / Questa NON è una immagine amica delle donne



Il PD annuncia una Festa Democratica a Roma con un manifesto che ritrae due gambe di donna con una gonna al vento. Le parole usate sono: CAMBIA IL VENTO.

Questo manifesto dimostra, se ce ne fosse bisogno, che si può chiudere una Campagna, ma non si può abbassare la guardia. Le donne che in questo anno hanno contribuito alla Campagna Immagini amiche continuano a segnalarci, non solo le immagini che non ci sono amiche, ma le azioni che hanno già intrapreso autonomamente per contrastarle.

E’ di questi giorni la lettera di Silvia Santarelli sulla recente elezione di Miss Liceo a Bologna, altre iniziative analoghe possono essere facilmente rintracciate su fb, grazie alla tempestività di tante di voi. E al rilancio che facciamo attraverso il web.

Questo è il risultato per noi più importante.

All’Udi interessa andare oltre lo sdegno e promuovere azioni politiche in cui ogni donna sia protagonista, il nostro compito è fornire strumenti, suggerimenti, indicazioni perché ciascuna possa organizzarsi, da sola o con le altre. Questo è anche un modo adeguato ai nostri tempi e ai mezzi di cui oggi disponiamo per ripensare la dimensione collettiva

L’immagine che il Pd ha fatto sua nel momento in cui l’ha stampata, pubblicata e affissa rientra in un immaginario stantio dal quale molti uomini prendono ormai le distanze, per non parlare delle donne.

Preoccupa che la politica si mostri inconsapevole dei cambiamenti avvenuti nel paese!

Per noi quella NON è una immagine amica delle donne, quindi facciamo quello che abbiamo fatto per il The Ristora con Bonolis, con Vascabella, con Consorzio Toscano Vera pelle conciata al naturale. (Mail bombing, denuncia allo IAP)



Pina Nuzzo , delegata nazionale Udi

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