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Il Surrealismo al Teatro Persio Flacco di Volterra

Il Surrealismo al Teatro Persio Flacco di Volterra

Durante il Festival Ombre della Sera un grande Eventi dedicato al Maestro Araba che a Volterra ha festeggiato i suoi 85 anni

Domenica, 27/08/2017 - Fernando Arrabal e i suoi 85 anni

di Paola Dei



Intervistare il Maestro Araba, il massimo esponente attuale del surrealismo, è come entrare in una fantastica giostra insieme ai personaggi più famosi del 900 e non solo. Lui li ha conosciuti tutti e riesce a dare vita con il ricordo ad episodi che hanno costellato la sua storia di vita.

Siamo a Volterra al Festival Ombre della Sera, ideato da Simone Migliorini, un attore e regista che ogni anno sotto le stelle che illuminano il Teatro Romano di Volterra regalo cultura e arte a piene mani alla cittadina Toscana. Il giorno 8 agosto al Teatro Persio Flacco è stata rappresentata in anteprima mondiale l'opera: Dalì vs Picasso. Un omaggio ai due giganti dell'arte ed alle loro compagne con la regia di Sergio Aguirre e Manola Nifosi.



Maestro lei ha gli occhi curiosi di un ragazzino

Ho gli occhi di un ottantaquattrenne ma in realtà ne ho 85.



Sorrido alla sua risposta: Lei ama provocare..

La provocazione è importante e io non ho mai conosciuto un provocatore vero.

Solo nel gioco degli scacchi ci sono veri provocatori.

Riguardo alla provocazione vorrei ricordare un'episodio sulla vita di Andy Wharol, che nel 1963 girò un film nel quale fece recitare Jean Giono, uno scrittore nato in Francia ma di origini piemontesi che talvolta inseriva nelle sue opere toni epici, a cui egli ricorse perlopiù allo scopo d'esaltare il messaggio naturista, oltre ad accurate indagini psicologiche della figura umana e a forti influenze di Stendhal nella tecnica narrativa. Un artista che apprezzo molto e che considero uno dei più grandi poeti del 900. Nell'opera alla quale fu dato il titolo Sleep, Jean Giono dorme per 5 ore e 20 minuti. Il film è stato realizzato tramite la tecnica cinematografica del long take ed è una delle prime sperimentazioni cinematografiche di Wharol, creato come un "antifilm". Jean Giono, in risposta aspettò Wharol in macchina addormentato nella macchina dell'editore durante un triennale di Milano. Wharol era un provocatore, ha realizzato anche un film opportunamente volgare e, al tempo stesso, deliziosamente ironico: Mario Banana. È un film che stuzzica e diverte ed anticipa il successivo film Blow job.



Maestro ha qualcosa da dirci famosissima ultima partita per il campionato del mondo fra Bobby Fisher e Boris Vasil'evič Spasskij?

Le partite di Bobby Fisher e Boris Vasil'evič Spasskij furono molte e si svolsero tutte a Reykjavik. L'ultima partita passò alla storia come l'incontro del secolo quando la superiorità di Bobby Fisher ebbe la meglio sul russo Spasskij. La competizione che si svolse in Irlanda all'apice della Guerra Fredda, venne vista come un simbolo del confronto politico tra USA e URSS.

La superiorità di Fisher era manifesta, lui si presentò solo e Spasskin con i grandi Maestri Sovietici. Spasskij adesso sta in Russia ed è totalmente cattolico e anticomunista. Tutti gli antichi giocatori sono anticomunisti. Peccato che adesso non siano rimasti giocatori così importanti.

Quello era un periodo in cui la scienza non parlava di Dio. I grandi matematici come Kurt Gödel e Grigorij Jakovlevič Perel'man sono state figure fondamentali, loro si sono interessati a Dio, agli angeli, ai fantasmi, soprattutto nel caso di Godel.

Ksparov ha avuto una vita molto difficile perché ha dovuto lasciare la Russia i figli e la moglie. La prima intervista a Kasparov quando è arrivato in Italia l'ha fatta L'Espresso, lui era molto contento di avere questa intervista occidentale.

Prima di iniziare ha chiesto se sarebbe pagato e il giornalista era terrorizzato al pensiero di quanto avrebbe dovuto pagare l'intervista, ma Ksparov chiese solo 20 franchi. Questo dimostra che era arrivato in occidente senza conoscere la situazione occidentale



Che rapporto c'è Maestro fra la poesia e gli scacchi se c'è un rapporto?

Conosco tutti poeti francesi e non conosco nessun poeta che gioca a scacchi.

Quelli a cui piacevano gli scacchi erano Duchamp e Beckett, che ha scritto Finale di partita in relazione agli scacchi. Ionesco aveva una fissazione per gli scacchi ma non ha mai voluto giocare.



Fa una pausa e guarda la figlia: Lei è speciale- dice- ricordando un episodio accaduto durante un viaggio con Louise Bourgeois, una artista francese solitaria, che è considerata la più grande artista mondiale dopo la morte di Picasso.



Maestro i surrealisti sono un po' maschilisti?

Sorride e risponde intelligentemente entrando nel tema della seduzione.

Ricordo serate particolari alle quali uomini avevano più di una donna. Ho visto relazioni forzate, situazioni scabrose. Però posso dire che non ho mai visto un vero seduttore, ho visto mentitori, uomini che dicono menzogne a tre o quattro donne contemporaneamente. Posso dire che ho invece conosciuto donne seduttrici.. Penso che Tirso de Molina abbia ragione quando scrive Burlador de Sevilla y convidado de pietra, mentre invece non ha ragione Moliere ma è molto divertente.



Del Don Giovanni Mozartiano cosa ne pensa?

Da Ponte scrive cose che a Mozart non interessano. Lo associo ad un''altro grande ha vissuto in ristrettezze economiche come lui. Si tratta di Bizet che compose la Carmen. La prima rappresentazione avvenne all'Opera-Comique di Parigi il 3 marzo 1875. L'opera non riscosse grande successo inizialmente ma tre mesi dopo Tratta da una novella breve di Prosper Mériméè del 1845, l'Opera Carmen è ambientata in Spagna.

La critica fu distruttiva con Bizet ma pochi mesi dopo quattro dei più grandi musicisti dell'epoca: Richard Wagner,Pëtr Il'ič Čajkovskij, Giacomo Puccini, Johannes Brahms e più tardi il giovane Sigmund Freud, divennero suoi ferventi ammiratori oltre al grande filosofo Nietzsche che ebbe a dire: "Peccato che Bizet sia morto così presto!". Il compositore morì il 3 giugno senza poter vedere il grande successo della sua opera, non sappiamo se sia morto di crepacuore per il cattivo risultato ottenuto dall'Opera alla prima rappresentazione o se si uccise.



Può dirci qualcosa di Nietzsche?

A proposito di Nietzsche, che come ho detto è stato un grande ammiratore di Bizet, ho un aneddoto curioso, Nessuno ricorda dove ha vissuto Nietzsche quando rimase per un periodo a Torino. Un giorno si recò in quella via un venditore di oggetti di artigianato con la moglie e chiese ad un negoziante se lì avesse soggiornato Nietzsche, fu loro risposto che il filosofo non aveva abitato in quella via, ma quando uscirono trovarono una piccola lapide a lui dedicata.



Lei oltre ad essere un grande esponente del Surrealismo fa parte della corrente dei "patafisici". Vuol dirci cosa significa?

La patafisici e la scienza delle soluzioni immaginate. Dario Fo, Sanguineti e Umberto Eco erano patafisici





Rimango a parlare con il Maestro che ha conosciuto e frequentato nomi del calibro di Jim Morrison, Backett, Ionesco, Dalì, Wharol, e non ultimo Kundera. La mente del Maestro e vivace, intelligente, pronta e le soluzioni sceniche degne di un grande artista. Si percepisce che è un artista a tutto tondo e riesce a fondere scacchi, poesia, letteratura, filosofia con grande naturalezza. Gli aneddoti che racconta mi affascinano e starei ad ascoltarlo ore e ore...per adesso accontentiamoci di questi suoi piccoli pensieri..

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