Voci dal territorio - "Peter Cummins è un nome che ci dice poco o nulla, ma..."
Simona Lembi Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2008
Peter Cummins è un nome che ci dice poco o nulla.
Sappiamo qualcosa di lui, però, grazie a Barbara Placido de La Repubblica delle Donne, che di lui e di tanti altri suoi giovani colleghi ci ha restituito una descrizione assai accattivante.
Ventenne, appassionato di rugby e “diplomato” al Norland College, l’istituto di formazione per “tate” più rinomato in Inghilterra, Peter Cummins è un babysitter di professione. Per lui e per i tanti novelli Mary Poppins, la lingua inglese ha coniato un nuovo vocabolo: mannies, ossia maschio (man) + tate (nannies).
I mannies rappresentano un fenomeno piuttosto recente nelle nostre società e sono frutto di una mentalità maschile che si è riscoperta gratificata dai compiti di cura e di crescita dei bambini.
In Italia, si discute di questo da un tempo relativamente breve: è solo dal 2000 che una legge (Legge 53/2000) riconosce agli uomini l’accesso ai congedi parentali. Eppure, in 8 anni di applicazione della legge, il ricorso dei lavoratori ai permessi è ancora debole: meno del 20%.
Perché questo? Perché la legge è considerata economicamente svantaggiosa dalle famiglie (per i padri sono previsti solo congedi facoltativi, quindi al 30 % dello stipendio, oppure perché nel Paese in cui “di mamma c’è n’è una sola” la cura è considerata poco virile?
E’ a queste domande che la Provincia di Bologna ha voluto rispondere promuovendo, nel 2007, Anno Europeo delle Pari Opportunità, la Campagna Padri Coraggiosi.
Si tratta di un progetto dedicato solo ai papà. Basta rispondere a 10 semplici domande (“Sai dove si trova il termometro di casa”, oppure “Conosci il numero della pediatra?”) per sapere se si è o meno un papà coraggioso.
Ma chi lo è davvero? Lo sono tutti quegli uomini che scelgono di rompere stereotipi consolidati nel tempo. La campagna, infatti, non vuole puntare il dito contro chi per storia, tradizione o necessità ha delegato la cura dei figli alle donne, ma intende piuttosto premiare le scelte consapevoli di cura da parte degli uomini.
Ed è su questo che pensiamo si giochi un’importante partita: quella che intravede in questi strumenti l’opportunità di impostare nuove modalità di relazione tra uomini e donne e un nuovo modello di sviluppo per il Paese.
Simona Lembi*
Assessora Cultura e Pari Opportunità
Provincia di Bologna
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