Antologia Poetica - La poesia coglie il soffio dello spirito che abita il crinale fra realtà e mistero
Benassi Luca Domenica, 23/06/2013 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2013
Sono diversi i motivi per i quali questa rubrica segnala l’antologia “percezioni dell’invisibile”, pubblicata dalle edizioni L’Arca Felice, con la cura di Giuseppe Vetromile, che sigla la prefazione e le introduzioni ai singoli poeti, ed è impreziosita dalle fotografie di Gabriella Maleti. Si tratta, intanto, di una antologia che raccogli autori e autrici del centro sud della penisola, dando voce a territori che faticano ad imporsi nella grande editoria che gravita intorno a Milano e Torino. Vi è poi la preponderanza di donne, cinque su sette: Lucianna Argentino, Floriana Coppola, Giovanna Iorio, Ketti Martino, Cinzia Marulli Ramadori; mentre solo due sono gli uomini antologizzati: Pasquale Balestriere e Marco Righetti. La ragione di questa scelta, precisa il curatore nell’introduzione, non è da ricercarsi nella volontà aprioristica di attribuire ipotetiche ‘quote rosa’, quanto nel fatto puramente letterario che le donne “hanno indubbiamente e naturalmente una marcia in più quando si parla di intuizione, di percezione, di scandaglio dell’invisibile,” hanno cioè una maggiore e più affinata capacità di affondare nel magma inquieto dell’esistenza e della realtà per trasporne in poesia i bagliori e le incandescenze. Si tratta di un’abilità, peculiare in chi scrive versi, di cogliere il palpito, il soffio dello spirito che abita il crinale fra realtà ed invisibile. È questo il tema dell’antologia, sottolineato da un titolo che contiene in sé un potente ossimoro: non può essere ‘percepito’ ciò che appartiene al mondo dell’ignoto, dell’‘invisibile’ appunto. Per accedere a questo piano dell’esistenza è necessario un senso ulteriore, che è quello del pensiero, dell’arte, dello spirito, della poesia, con il suo portato di suoni, di accostamenti brucianti. I percorsi di ricerca di questi sette poeti sono assai diversi, vanno dalla prosa poetica di una poetessa raffinatissima e inquieta, venata di profonde istanze religiose, come Lucianna Argentino, alla versificazione gnomica, sapienziale ed epigrafica di Giovanna Iorio, fino alla fisicità a tratti sciamanica e ombrosa di Ketti Martino o all’orfismo di Pasquale Balestiere. Non mancano le poetiche che vedono l’oltre del mistero nelle pieghe del quotidiano, un quotidiano trascendente e rarefatto, come nei versi di Floriana Coppola, oppure tagliente e levigato, in una versificazione rastremata e attenta, nei testi del romano Marco Righetti. Cinzia Marulli Ramadori ha invece il dono di una nettezza classica e mediterranea, ma con un senso del magico, ctonio e pregreco, che ricorda le ricerche del De Martino. Compito di chi legge è trovare i fili rossi che attraversano la bellezza e la diversità di queste straordinarie voci.
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