Login Registrati
Il sapere e il saper fare

Il sapere e il saper fare

Filosofia - Le questioni di genere sono emerse al Festival di Modena

Bertani Graziella Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2007

Anche quest’anno la settima edizione del Festival Filosofia non ci ha deluse. Anzi, la attenta e, come sempre, scrupolosissima progettazione ha fatto emergere la tematica di genere in maniera straordinariamente originale permeando perciò più di quanto si potesse supporre.
Forse perchè affrontare il sapere ed il saper fare secondo due diverse prospettive - quella classica,
(del sapere di non sapere al fine di ridurre l’ignoranza) e quella sapienziale (non sappiamo di sapere che ignoriamo) che attinge all’intuizione, alla rivelazione dell’arte e della religione - tocca sempre e comunque ambiti femminili sia che gli studiosi siano uomini sia che si tratti di donne.
Anzi, proprio rispetto a questa impostazione il saper fare non solo costituisce uno dei migliori esempi di contaminazione possibile ma anche una delle migliori rappresentazioni.
Le celebrazioni del decimo anniversario del riconoscimento del Duomo di Modena da parte dell' UNESCO ha offerto l’occasione, tra le tante, di uno stupendo incontro con Silvia Vegetti Finzi che ci ha incantate con l’analisi delle metope e della storia di Melusina (nella storia fondatrice di un casato nel 1400), nella rappresentazione iconografica del Duomo di Modena la fata marina, la donna, pesce che sintetizza una serie di opposti: fata e strega, natura e morte a testimonianza della forza dell’amore e non della proprietà in un mondo che mai come ora necessita di giustizia distributiva materna.
Un’altra donna, Roberta De Monticelli propone di porre il valore al centro dell’attenzione che consente altresì di distinguere tra sapere che produce disprezzo e sapere che apprezza che caso mai farebbe bene, illuminandola, alla politica.
Altre filosofe hanno contribuito ad illuminare e a nutrire la curiosità di donne e di uomini sul sapere: Francesca Rigotti sulle metafore del sapere, Barbara Cassin sul sapere dell’essere e sapere del dire, la filosofia occidentale e i suoi limiti.
Il sapere e il saper fare e i modi di comunicarlo, dalla narrazione orale a quella visiva e tutto quanto possibile raccontare in maniera extraverbale e alle cosiddette arti applicate … molto spesso caratterizzate dalla manualità femminile, anche nelle notti bianche.
Per scoprire che il metodo non basta, che anche la creatività ha lo stesso valore e che il sapere non deve essere tenuto per sé e che bisogna restituire

(21 novembre 2007)

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®