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Il Santuario di Vallepietra: nel nome della S.s Trinità

Il Santuario di Vallepietra: nel nome della S.s Trinità

Oggi 16 giugno si festeggia la solennità della Santissima Trinità introdotta per volere di Giovanni XXII

Domenica, 16/06/2019 - Oggi 16 giugno si festeggia la solennità della Santissima Trinità che cade ogni anno la domenica successiva alla Pentecoste e, che fù introdotta nella liturgia cattolica a partire dal 1334 per volere di Giovanni XXII e rappresenta il mistero dell’unicità di Dio (uno e trino) in tre Persone uguali e distinte: Padre, Figlio e Spirito Santo.

Il Santuario della Santissima Trinità di Vallepietra in provincia di Roma è un antichissimo Santuario della Chiesa cattolica, dedicato proprio alla Trinità e, rappresenta un ponte simbolico tra cielo e, terra richiamando 400 mila pellegrini dal 1 maggio al 2 novembre e, durante la festa di maggior affluenza sono circa 30 mila i pellegrini interessati di cui 10 mila arrivano a piedi dai paesi vicini e, questi fanno parte delle Compagnie: sono circa 400 i gruppi organizzati che affluiscono che, hanno lo stendardo recante l’immagine della Trinità (venerata nel Santuario rappresentante le Tre Persone). Gli appuntamenti da ricordare sono: il 16 febbraio che, segna l’apparizione della SS.Trinità e, la festa di S.Giuliana di Nicomedia, una Santa dell’Oriente la cui immagine è venerata all’interno della grotta e perciò lega il Santuario all’Oriente, come pure l’atteggiamento benedicente alla maniera greca delle “Tre Persone” e la toponomastica dei luoghi circostanti;

i rituali che caratterizzano questi appuntamenti sono: il pellegrinaggio a piedi, le confessioni e la partecipazione alla Santa Messa. Legato al sacramento della confessione è Il pianto di una lauda sacra del 700, il pianto delle zitelle: è il rituale nel quale le (giovani ragazze di Vallepietra) prendendo in mano i Misteri della Passione li illustrano con il canto, arriva quindi la Madonna che piange il Cristo morto, Il pianto si conclude con la Marta. Il pianto delle Zitelle e, il gesto del lancio del sassolino sono legati al Sacramento della riconciliazione “oggi Cristo perdona a chi si pente, venite figli amati da Dio” un altro appuntamento è la festa di S. Anna e, anche qui arrivano le compagnie con lo stendardo di S. Anna. L’ultimo appuntamento grande del Santuario è l’ultima domenica di ottobre quando ritornano tutte le compagnie per salutare la Trinità.

Dalle parole di San Giovanni Paolo II “In un Paese di antiche tradizioni cristiane, come l’Italia, le manifestazioni religiose popolari hanno un carattere cristiano che non si può negare”

Il Santuario nella sua grandezza e, significazione spirituale: è luogo di incontro, di preghiera, di meditazione, di intenzioni e, ex voto e, come ci ricorda Papa Francesco nella Misericordia Vultus al n.2 “Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS.Trinità” e ancora durante l’Angelus in Piazza San Pietro l’11 giugno 2017 a conclusione “Ci aiuti la Vergine Maria ad entrare sempre più, con tutto noi stessi, nella Comunione Trinitaria, per vivere e testimoniare l’amore che dà senso alla nostra esistenza” e, nelle parole pronunciate da Papa Emerito Benedetto XVI (nell’Angelus della Solennità della Santissima Trinità il 7 giugno 2009) “La prova più forte che siamo fatti ad immagine della Trinità è questa: solo l’amore ci rende felici, perché viviamo in relazione per amare e viviamo per essere amati”.

Il Santuario nella sua costituzione fisica e, morfologica si erge al confine tra Lazio e Abruzzo a 1373 mt. s.l.m, nel Comune di Vallepietra, perciò è il più alto del Lazio; trovandosi incastonato sotto una parete di roccia alta 300 mt, che prende il nome di “Colle della Tagliata” arrivando sino a 1.654 mt. di altitudine; beneficiando in questo modo di una congiuntura strategica per la sua posizione nel cuore del Parco naturale dei Monti Simbruini: una grande area protetta costituita da una importante biodiversità e, dove la natura si svela in tutta la sua bellezza (piante, animali ed habitat) geodiversità e storia dell’uomo e, nella valle ai piedi del Santuario nasce il fiume Simbrivio; una delle caratteristiche importanti di questo luogo è, l’abbondanza delle acque nei pressi del Santuario che, simboleggia lei stessa la vità, la fertilità e che, rappresenta la Madre e, questo punto indica anche, la strada per raggiungere il Santuario che si presenta impervia ma arrivati, l’habitat e i siti di culto ripagano la fatica e; ancora il magico connubbio tra spiritualità, storia, natura e arte che, rivela la presenza dell’uomo, fanno di questo luogo di culto una delle mete più “ambite”del Lazio.

L’immagine venerata nel Santuario è l’antichissimo affresco di scuola bizantina (datato XI sec.) che rappresenta la Santissima Trinità: “Tre Persone” solennemente sedute, quasi uguali con un libro aperto, sorretto dalla mano sinistra e, benedicente alla maniera greca. Ai piedi dell’antica scalinata c’è “l’edicola dello Spirito Santo” con l’affresco della Trinità “latina” datato 1455.

Sul piazzale del Santuario si ammira la Chiesetta Santuario della SS. Trinità, la Cappella del Crocefisso, la Cappellina di S. Anna, scavata nella roccia alla fine del 1800 e la Cappellina di S. Giuseppe, protettore di padri di famiglia, nel piazzale sottostante ci sono la Cappella dell’Adorazione, la chiesa grande con l’aula delle confessioni, le sale degli ex voto e una mostra fotografica sul Santuario. Per quanto riguarda l’origine, secondo alcuni studiosi il Santuario sarebbe sorto su un antico tempietto pagano, I Monaci Basiliani avrebbero fatto affrescare la grotta, un'altra ipotesi è quella che, vede come fondatore del Santuario San Domenico da Sora o di Cocullo (+1031) confermata dalla biografia del Santo, scritta da un suo discepolo, Il documento più antico che narra dell’ esistenza del Santuario è datato 1079, donazione da parte dei Signori di Trevi alla SS. Trinità.

E dalle parole di Don Alberto Ponzi, Rettore del Santuario “E’ sempre grande il richiamo esercitato da questo luogo, dove la fede e la bellezza della natura provocano le stesse grandi emozioni in chi lo ha già visitato e in coloro che vi giungono per la prima volta”.


Domenica Ricci

I siti di riferimento: www.santuariovallepietra.it, https://it.m.wikiquote.org, m.vatican.va, www.santiebeati.it

Altri siti di interesse: www.parchilazio.it, www.resciociaria.it,
www.anienewilderness.it,www.anienewilderness.it/alla-ricerca-delle-orchidee-spontanee-nella-valle-del-simbrivio-conferme-e-nuove-scoperte/www.ristorante labrace.info, www.benedettini-subiaco.org

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