Venerdi, 08/05/2015 - Che la contraffazione dei marchi di lusso fosse una piaga decennale è assodato ; ma che la stessa situazione potesse verificarsi anche per gli shopper non lo poteva veramente prevedere nessuno.
La battaglia per la graduale eliminazione del sacchetto di plastica non riutilizzabile sta diventando un vero bussiness per aziende più o meno grandi che spacciano prodotti finto Biocompostabile, in barba alla direttiva europea 13432 , recepita in primis dall'Italia e definitivamente approvata nell'agosto del 2014 nel nostro paese.
Paradossale è il proliferare di marchi falsi che attestano la compostabilità del prodotto, allargandosi addirittura a false licenze di produzione , , continuando in questo modo a commercializzare la vecchia plastica.
Un cambiamento che doveva essere soprattutto culturale per la preservazione del nostro ecosistema negli anni a venire, rischia di essere cannibalizzata dalla cultura italiana del fregare lo stato e bypassare una legge , nascondendosi dietro a una ignoranza di comodo da parte dei compratori .
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