"Il Ruolo del Cittadino Attivo contro la violenza in Famiglia a Scuola e Nella Società"
L'Associazione e Centro Antiviolenza "La Nereide Onlus", insieme alla Rete e Scuola e Formazione di Cittadinanzattiva, hanno proposto a tutte le scuole una serie di conferenze al fine di sensibilizzare gli studenti verso questa tematica...
La Nereide,Onlus- Presidente Adriana Prazio ad Augusta
L’Associazione e Centro Antiviolenza “La NereideOnlus di Siracusa, 0931 61000 – 349 7586157 presidente Adriana Prazio insieme a Scuola e Formazione –Cittadinanzattiva, responsabile Rita Disco, hanno svolto presso l’aula magna dell’Istituto Tecnico Commerciale G. Arangio Ruiz di Augusta Via Catania, una conferenza rivolta ad Insegnanti e studenti, coordinata dalla Prof. Cristina Diana e dal Prof. Partinico, dal titolo: “Violenza dentro e Fuori la Famiglia”. L’assemblea, composta da 21 classi hanno interloquito con i relatori e noi cogliamo l’occasione per ringraziare la Dirigente, gli studenti, gli insegnanti, il personale tecnico dell’Istituto, i relatori e le Forze dell’Ordine , per la loro attenzione e attiva partecipazione. Relatori della conferenza sono stati: la dott.ssa Irene Noè – medico di famiglia, Dott. Francesco Cannavà, psicologo-psicoterapeuta, Dott.ssa Dina Martinelli ispettore capo Polizia di Augusta, il Dott. Giovanni Fava , Comandante Stazione Carabinieri di Augusta, Angela Viscuso, presidente del Centro Antiviolenza “Angeli” di Lentini. La presidente Adriana Prazio dopo avere illustrato l’attività del Centro Antiviolenza “La Nereide” e l’impegno quotidiano e l’aiuto concreto che offrono alle donne che si rivolge a loro, ha precisato che il loro è un lavoro che si svolge in sinergia, soprattutto con le Forze dell’ordine di Siracusa e Provincia. con le altre Istituzioni ed associazioni presenti anche fuori la provincia di Siracusa. Angela Viscuso presidente del Centro Antiviolenza “Angeli” di Lentini ha raccontato la sua storia personale di donna vittima di violenza ed ha sottolineato l’importanza della fattiva collaborazione con il Centro di Siracusa, La Nereide, anche perché insieme affrontano progetti, incontri e conferenze soprattutto negli Istituti Scolastici di Siracusa e Provincia, per sensibilizzare i giovani verso questa tematica ormai divenuta una vera emergenza mondiale. La dott.ssa Irene Noè dopo essersi complimentata con l’attività incessante che svolge il Centro Antiviolenza siracusano, ha ampiamente illustrato il fenomeno della violenza ed ha precisato quanto sia importante non sottovalutare i disturbi frequenti che presenta una donna perché molto spesso quest’ultima è vittima di violenza domestica. Le Forze dell’ordine hanno fornito strumenti legislativi, statistiche (Stalking) e soprattutto quanto è importante il loro ruolo molto delicato per reprimere questo fenomeno e rivolgendosi alle vittime ha ribadito quanto sia importante denunciare. Il dr. Francesco Cannavà, psicologo psicoterapeuta ha ampiamente relazionato sugli aspetti psicologici e ha raccomandato ai ragazzi presenti di non sottovalutare i comportamenti dei loro coetanei ed in sintesi ha ribadito: scopo principe delle conferenze e dei corsi di formazione tenuti soprattutto a ragazzi è quello di fare prevenzione. In che consiste la prevenzione quando si parla di violenza ed in particolare di violenza sulle donne o i minori? Significa imparare a riconoscere e a capire l’origine del comportamento violento, che si distacca dall’indole più o meno istintiva dell’individuo per ricalcare spesso le dinamiche relazionali di quelle che sono le figure di riferimento dell’individuo che cresce e che impara. Distinguere tra la violenza fisica, psicologica, emotiva, messa in atto talvolta anche non volontariamente, ripetendo un copione appreso da bambini di fronte a genitori o conoscenti litigiosi o con difficoltà relazionali. Sapersi difendere spesso vuol dire capire cosa la persona con cui ci relazioniamo si aspetta da noi; cosa le stiamo offrendo, magari rispondendo a dinamiche che sono più del gruppo che personali… come oggi una certa ostentata disinibizione. Qualche volta occorre parlarsi apertamente, capire qual è il bisogno a cui stiamo rispondendo: affetto, amicizia possesso, dominio, erotismo, sessualità? E se alla base del rapporto, di qualunque tipo sia, ci sia il rispetto per l’individuo e per le sue caratteristiche e necessità. A volte per il desiderio della protezione da un genitore aggressivo ci si può ritrovare a scegliere partner aggressivi che in una grande quantità di casi, col tempo potrebbero utilizzare la loro forza per scopi lontani dalla protezione e dalla tutela. Soprattutto se alle prime avvisaglie di aggressività la vittima tende a giustificare e soprassedere.
Per evitare di trovarsi in situazioni di violenza è pertanto necessario rispettare alcune semplici regole di vita già a partire dall’adolescenza: rispettare sé stessi, chiedere di essere rispettati, parlarsi, chiarendo passo dopo passo sensazioni, sentimenti, paure e obbiettivi della relazione in corso, non lasciar passare inosservati comportamenti ritenuti inadeguati o causa di sofferenza (fisica psicologica o emotiva), nel momento in cui la dinamica relazionale ci sfugge di mano, chiedere aiuto immediatamente a professionisti qualificati e preparati e alle strutture di aiuto presenti sul territorio. Non rimanere mai “soli” chiusi nel problema, talvolta gli altri sono l’unica soluzione possibile a trattenere la furia di un rapporto violento.
E soprattutto PENSARE! Sempre, con la nostra testa. Non è un rapporto se non si può dire di NO!
Adriana Prazio – Associazione e Centro Antiviolenza “La Nereide Onlus”
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