La maschera italiana il Rosso si è vista in occasione dell'evento "Sotto i portici di Rastignano" durante la bellissima festa voluta dai commercianti dell'Ascom. Il burattino era in dolce compagnia fra gli altri costruiti da Emanuela Fabbri, figlia del burattinaio Angiolino. La passione che scorre nella mente e conseguentemente nelle vene di Emanuela ha fatto sì che questa dolce anima e forte creatura ripercorresse le orme del padre. Una passione che suggerisce un vivo desiderio per la comunicazione, un'ardente inclinazione per un'antica cultura, quella del burattinaio e del suo casotto. Emanuela assieme al fratello Giancarlo possiede un'importante collezione di burattini realizzati dal padre, ma ora lei ne ha fatti altri con la tecnica della cartapesta. Il Rosso nel 1992 "venne al mondo", presentato ufficialmente al carnevale di Cento e riconosciuto come la nuova maschera italiana sollecitò l'interesse di Angiolino Fabbri. Il gran burattinaio pianorese apprezzò l'invenzione sia nel progetto grafico, sia nella storia che considerò credibile. Sentì così il desiderio di costruire un burattino dedicato al Rosso. La mia gioia e la commozione per quel gesto sono indimenticabili. Oggi Emanuela ha voluto di nuovo rendere omaggio a questa maschera ed io le sono grata come le saranno riconoscenti i bambini e le insegnanti che lo hanno scoperto e lo hanno visto come portatore di contenuti culturali e sociali. I ragazzi hanno fatto delle ricerche e prodotto degli elaborati che furono catalogati e conservati presso il Centro Etnografico di Ferrara, testimoniano l'importanza culturale delle maschere ed enfatizzano la volontà di volere una nuova maschera dopo 150 anni dall'ultima inventata. Il burattino di Emanuela sembra più giovane del primo, più alto e vigoroso e credo che questo porterà fortuna ad entrambi. Tutte le maschere esposte a Rastignano hanno avuto il consenso e l'attenzione di molti visitatori che avendo a disposizione il quaderno delle firme hanno potuto lasciare dei commenti esprimendo così il loro entusiasmo per quest'arte e nello stesso tempo la paura che questa passione vada perduta. Emanuela ha portato la sua parola e la sua arte in alcune scuole bolognesi ed anche a Rastignano ha tenuto un laboratorio alla scuola elementare con la classe terza B insegnando ai ragazzi a costruire dei burattini che sono stati utilizzati in seguito per uno spettacolo di fine anno. Con le altre classi Emanuela ha tenuto delle lezioni dedicate ai burattini ed alle maschere italiane. Da due anni collabora con il figlio insegnante d'inglese Giovanni Bollini, noto poeta e scrittore, con il quale sviluppa altri progetti che hanno una valenza formativa ed educativa. Emanuela realizza i burattini per i personaggi che gli alunni di Giovanni hanno disegnato, contribuendo così al progetto per lo spettacolo teatrale che andrà in scena in lingua inglese. La nostra Fabbri ed anche Giovanni omaggiano la storia di Angiolino ed aiutano tutti noi a non dimenticare il teatro di figura. I burattini e le maschere fanno parte del nostro patrimonio culturale e hanno un elevato valore artistico e popolare.
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