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Il Romanzo della Bibbia: una storia raccontata a tre voci

Il Romanzo della Bibbia: una storia raccontata a tre voci

Uno spettacolo unico nel suo genere, ospitato dal Teatro Vittoria di Roma: Moni Ovadia e Aldo Cazzullo rivisitano, tra canti e letture, episodi salienti dell’Antico Testamento, accompagnati dal vivo dalle musiche di Giovanna Famulari

Sabato, 15/02/2025 - Il libro dei libri, la Bibbia: testo sacro ma anche ‘racconto’ entrato nella tradizione popolare per le incredibili storie di donne e uomini che vi sono narrate, alcune notissime anche a chi non si ritiene religioso. Basti pensare ad alcuni episodi e personaggi dell’Antico Testamento: dalla Creazione da parte di Dio, a Sodoma e Gomorra, da Adamo ed Eva all’Arca di Noè, alla vicenda di Caino e Abele, alla strage degli Innocenti, dalla missione di Abramo fino alla profezia di Isaia che preannuncia e lascia intravedere l’arrivo del Messia.

Proprio queste storie vengono narrate, tra il serio e il faceto, nello spettacolo ‘Il Romanzo della Bibbia’, in scena al Teatro Vittoria fino al 16 febbraio: Aldo Cazzullo interpreta queste storie attualizzandole e commentandole, con sagacia giornalistica e moderna ironia, mentre Moni Ovadia lo accompagna con letture, interventi e canti in ebraico sefardita, inglese, yiddish, con la consueta potenza vocale e fisica che contraddistinguono l’istrionico artista.

In scena anche la bravissima musicista, compositrice e polistrumentista Giovanna Famulari, che accompagna le affascinanti narrazioni degli antichi patriarchi, con musiche dal vivo, spaziando dal sacro al contemporaneo, e suonando violoncello, pianoforte e percussioni, spesso anche contemporaneamente. La Famulari padroneggia i suoi strumenti ricorrendo ad una tavolozza di stili musicali eterogenei, per sottolineare al meglio la vastità e complessità dell’opera biblica. A cominciare dalla celeberrima introduzione di ‘Così parlò Zarathustra’, il poema sinfonico di Richard Strauss che già Stanley Kubrick utilizzò nella portentosa sequenza iniziale di “2001 Odissea nello spazio” per immaginare il momento della Creazione, l’incipit del mondo.

Lo spettacolo ‘Il Romanzo della Bibbia’ scaturisce dalla proficua collaborazione fra i due protagonisti, Aldo Cazzullo, noto giornalista e rinomata penna di grandi testate, testimone diretto di importanti momenti storici e scrittore di successo, e Moni Ovadia, artista a tutto tondo, regista, autore, cantante e musicista, attore di teatro, attivista che da sempre ha messo la sua polivalente arte al servizio dei diritti civili e sociali.

Il sodalizio artistico dei due personaggi, si era già misurato nello spettacolo sulla figura di Mussolini, dal titolo ‘Il Duce delinquente’, sempre in collaborazione con Giovanna Famulari, tratto dal best-seller di Cazzullo ‘Mussolini il capobanda. Perché dovremmo vergognarci del fascismo (Mondadori)’, che ha riscosso un notevole successo. Anche in questo caso ‘Il Romanzo della Bibbia’ porta in teatro un adattamento del libro “Il Dio dei nostri padri. Il grande romanzo della Bibbia” uscito per HarperCollins, di Aldo Cazzullo, libro più venduto in Italia nel 2024.

Mentre sul palcoscenico si avvicenda il racconto denso e brillante delle gesta di Adamo ed Eva (Cazzullo sottolinea la necessità e la parità della donna voluta da Dio a fianco dell’uomo), di Giuseppe e dei suoi crudeli e poi pentiti fratelli, del fedele Giobbe messo alla prova in mille modi da Dio, del Faraone e delle piaghe d’Egitto, sottolineando con intenzione l’importanza delle donne nella Bibbia (i cui nomi vengono citati quasi tutti: Miriam, Rachele, Rebecca, Ester e tanti, tanti altri), sullo sfondo scorrono le spettacolari testimonianze pittoriche che queste storie hanno lasciato, vere fonti di ispirazione nei secoli per i capolavori dei più grandi artisti delle arti visive.

Altra bella e riuscita intuizione scenica quella di mandare in video (a cura di Elisa Savi) i disegni sulla sabbia realizzati in diretta, sulla scia dei racconti, dalla brava Gabriella Compagnone. All’audio e alle luci Stefano Dellepiane e Andrea Garibaldi.

Dunque uno spettacolo a tutto tondo, che chiama a raccolta le origini di molte differenti, antichissime culture, che attraversa storie, secoli, lingue e popoli, ma soprattutto che indaga l’uomo, le sue emozioni, storie e comportamenti, in relazione sì a Dio e al sacro, ma anche in relazione ad un’etica più laica, nella relazione con le donne e gli uomini di tutti i tempi, fino a rispecchiarsi nell’oggi.

Lo spettacolo è prodotto da Corvino Produzioni in collaborazione con Centro Teatrale Bresciano.

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