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Il rischio da stress lavoro-correlato: aiutiamoci a valutarlo

Il rischio da stress lavoro-correlato: aiutiamoci a valutarlo

Presentato il 13° rapporto EBLA sulla sicurezza nel lavoro

Venerdi, 10/12/2010 - L’EBLA (Ente Bilaterale Lavoro e Ambiente costituito da FEDERLAZIO – Cgil – Cisl - Uil) ha presentato il 13° Rapporto annuale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, il Direttore Generale della Federlazio Giovanni Quintieri e il Segretario di UIL Roma e Lazio Pierpaolo Bombardieri.



Il Rapporto di quest’anno – realizzato con la collaborazione di ASL RM/B/C/H e con il Patrocinio della Regione Lazio - è intitolato “Il rischio da stress lavoro-correlato: aiutiamoci a valutarlo”. Lo stress da lavoro-correlato ha cause multifattoriali che attengono alla cultura d’impresa, all’organizzazione e alla gestione del lavoro. Grazie ad interviste svolte presso un campione di imprese della regione, il rapporto ha voluto verificare lo stato di valutazione dello stress da lavoro all’interno delle aziende, in vista dell’obbligo di legge cui dovranno attenersi tutte le imprese a partire dal prossimo 31 dicembre 2010.



L’indagine non mira specificatamente alla rilevazione dello stress ma è volta ad evidenziare le risorse, la formazione e la percezione dei problemi collegati allo stress nei luoghi di lavoro. Di alcune centinaia di RSPP (Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione) contattati, solo una parte ha risposto fornendo indicazioni sulle questioni indagate.



Emerge in particolare che oltre il 90% degli intervistati ha titoli di studio adeguati (diplomi o lauree) ma quasi il 60% non ha alcun collaboratore o ne ha al massimo uno. Gli RSPP coinvolti operano per lo più in aziende con meno di 50 lavoratori, spesso con ruolo di consulente, nel 70% dei casi non hanno un budget dedicato ma la maggior parte di essi ha seguito corsi sulla comunicazione e sulla gestione dei conflitti.



Dal rapporto risulta comunque che nelle indagini per la valutazione dello stress da lavoro-correlato sono coinvolti anche psicologi (28%) e medici competenti (11%), anche se la stragrande maggioranza degli RSPP (90%) pensa che il problema dello stress non sia tra quelli prioritari. In ogni caso essi ritengono che l’ottimizzazione dell’organizzazione (87%) e dei sistemi di comunicazione (56%) in azienda siano fondamentali per ridurre il rischio da stress lavoro-correlato e segnalano che nel 70% delle loro aziende si svolgono attività per il miglioramento del clima aziendale.



Dall’indagine risulta, inoltre, che nel 61% dei casi negli ultimi anni sono diminuiti gli infortuni in azienda, mentre il 40% dichiara che non ci sono mai stati casi di molestie, vessazioni o scortesie. Il 48%, infine, dichiara che spesso ci sono casi di solidarietà tra colleghi e il 45% che l’informazione in azienda è adeguata.



Roma, 6 dicembre 2010

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