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Il principe azzurro, o forse no. Storie di donne ribelli

Il principe azzurro, o forse no. Storie di donne ribelli

In Argentina arrivano le antiprincipesse a cambiare le favole. Nadia Fink racconta le eroine che rompono gli schemi.

Giovedi, 26/05/2016 -
Non ci sono più le principesse di una volta. E per fortuna, aggiungerebbe Nadia Fink. Visionaria mente di Buenos Aires, è lei ad avere creato le «Antiprincesas», letteralmente le anti-principesse, collana di libri per bambini, ragazzi e ragazze, prodotta da una coedizione tra le case editrici argentine Chirimbote e Sudestada. In Italia il progetto arriva grazie alle Rapsodia Edizioni, che hanno tradotto i primi due libri, dedicati a Frida Khalo e Violeta Parra.



«Vogliamo dimostrare che, in questo mondo globalizzato e dalla cultura fortemente colonizzata, possiamo creare delle belle storie con donne reali, con vite reali […] Loro hanno sofferto, si sono divertite, sono andate alla ricerca del proprio destino, hanno lavorato con altre donne e uomini»
, ha dichiarato l’autrice. Perché se le favole tradizionali parlano, quasi sempre, di principesse salvate su un cavallo bianco e di balli al castello, le storie scelte da Nadia Fink sono quelle di donne che seguono le proprie aspirazioni e non aspettano il principe azzurro. Come chi ha attraversato il Cile per raccontare le tradizioni musicali del paese. O come la pittrice che ha cambiato verso alla storia dell'arte messicana.



Nadia conosceva bene la necessità di ridisegnare la narrativa per i più piccoli. Mamma a 17 anni, maestra d’asilo e poi organizzatrice di corsi di letteratura infantile per bambini, aveva sperimentato il bisogno di racconti diversi. È quando inizia a lavorare come correttrice di bozze per la casa editrice Sudestada che arriva la proposta di scrivere una serie di articoli su personaggi femminili dell’America Latina. Il primo, Frida Khalo. Poi l'idea della collana e l'incontro con l’illustratore Pitu Saa. «L’incontro con Pitu, l’illustratore dei libri, è stato fondamentale per dare vita all’idea, i suoi disegni sono meravigliosi e parlano con il linguaggio visivo di oggi. I bambini ormai sono abituati a molti stimoli e se noi gli diamo un testo stampato su un foglio bianco è probabile che perdano presto interesse», dice Nadia.



I libri sono stati concepiti come storie nelle storie, arricchiti da attività da continuare anche quando la lettura è finita. Un modo per rendere accessibili temi complessi e tradizionalmente non ritenuti adatti all’infanzia. Come l’omosessualità, l’amore che non porta necessariamente a un lieto fine, i conflitti di una vita. Un esempio, la tumultuosa storia di passioni tra Frida Khalo e Diego Rivera. Che «ebbero altri amori, continuando a stare insieme».

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