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Il Presidente Pietro Grasso, la 'ndrangheta e Lea Garofalo

Il Presidente Pietro Grasso, la 'ndrangheta e Lea Garofalo

Il Presidente del Senato Grasso ha incontrato i ragazzi del Liceo "Raffaele Lombardi Satriani" di Petilia Policatro, paese natale di Lea Garofalo in vista della Giornata del coraggio femminile

Mercoledi, 30/04/2014 -
Il Presidente del Senato, Piero Grasso, ha incontrato ieri mattina una delegazione (terze, quarte e quinto) del Liceo "Raffaele Lombardi Satriani" di Petilia Policastro, comune calabrese che ha dato i natali a Lea Garofal, testimone di giustizia assassinata dalla ndrangheta.

L’incontro, organizzato dalla direttora di Noidonne Tiziana Bartolini, ha richiamato l’attenzione della seconda carica dello Stato sulla vicenda di Lea Garofalo e, in particolare, sull’iniziativa fortemente voluta dal Comune della cittadina calabrese di indire per il prossimo 3 maggio la “Giornata del Coraggio Femminile”, in memoria proprio della donna uccisa per essersi ribellata all’ ‘ndrangheta. Un’occasione per difendere e valorizzare la cultura della convivenza democratica e della legalità, soprattutto tra le giovani generazioni. “Nei giovani c’è tanta voglia di cambiare. Ed è questo quello che serve”, ha commentato il Presidente Grasso plaudendo all’iniziativa.



Ad accompagnare i ragazzi, tra gli altri, Giovanni Ierardi, professore del Liceo e Presidente della Commissione nominata ad hoc dall’amministrazione comunale per la realizzazione dell’evento del 3 maggio prossimo. Insieme al sindaco di Petilia Policastro, Amedeo Nicolazzi, Ierardi è l’anima di questa iniziativa in onore di Lea Garofalo e finalizzata a sostenere i valori della legalità. Il professore è venuto a conoscenza della lettera collettiva indirizzata a Denise, la figlia di Lea, sottoscritta durante un incontro organizzato da Noidonne e da Noi Rete Donne nel novembre 2013 a Roma dal titolo ‘Parole e azioni di donne contro le mafie’, ultimo appuntamento di un ciclo iniziato nel 2012 sul tema 'Corruzione e illegalità. Il NO delle donne'. Sull’onda di questa iniziativa si è avviato un intenso scambio tra la rivista e la cittadina, segnatamente attraverso il Liceo, e quindi è arrivato l’incontro con il Presidente Piero Grasso.



L’istituzione di una “Giornata del Coraggio Femminile” a Petilia Policastro, da celebrare anche negli anni a venire, vuole essere un modo di valorizzare la memoria di tutte quelle donne capaci di trasmettere insegnamenti positivi alle comunità di appartenenza, semplicemente attraverso i loro pensieri e le loro azioni. “Il 3 maggio - ha spiegato il sindaco Amedeo Nicolazzi - sarà dedicato alle tante figure femminili positive che con il proprio coraggio hanno difeso i valori della legalità e della convivenza democratica da promuovere nella popolazione cittadina e, particolarmente, nelle giovani generazioni.”



Alla Manifestazione è prevista la presenza di Giuliano Pisapia sindaco di Milano (città dove è stata uccisa Lea Garofalo e che ha celebrato i funerali civili), l’onorevole Rosanna Scopelliti figlia del magistrato Antonino Scopelliti assassinato dalla 'ndrangheta nel 1991 e membro della Commissione parlamentare sul fenomeno delle Mafie, l’onorevole Nando Della Chiesa figlio del generale Carlo Alberto della Chiesa che pagò con la vita la propria lotta contro il terrorismo. Altro gradito ospite dell’iniziativa sarà don Luigi Ciotti, presidente dell’Associazione “Libera”.



Il Presidente Grasso si è impegnato a mandare un messaggio personale che verrà letto durante la giornata di memoria, insieme a quello della partigiana e parlamentare Marisa Rodano. Sarà inoltre eretto a Lea Garofalo un monumento, opera ideata dallo scultore petilino Romolo Rizzuti, e "lavorata" da una fabbrica locale, che riporterà la dedica: “A Lea Garofalo, madre universale che con la parola e il gesto ha frantumato per la libertà la roccia ottusa della violenza.”



Il video dell'incontro è pubblicato su: http://www.noidonne.org/videogallery-dettaglio.php?ID=0067

Galleria fotografica 
dell'incontro su: http://www.noidonne.org/fotogallery-dettaglio.php?ID=0101



La vicenda

Lea Garofalo nata a Petilia Policastro, in Calabria, crebbe in una famiglia di ‘ndrangheta e si trasferì a Milano con il marito Carlo Cosco, padre di sua figlia Denise. Diventò testimone di giustizia ed entrò nel programma di protezione assieme a Denise. Ma è al Nord, alla periferia di Monza, che Lea nel 2009 venne torturata e bruciata viva dai suoi stessi familiari. Alla storia di Lea Garofalo è stato dedicato un libro “La scelta di Lea” (Melampo editore) di Marika Demaria, giornalista e redattrice del mensile ‘Narcomafie’, che ha ricostruito la storia della donna e di sua figlia, dopo aver seguito tutte le udienze del processo in primo grado e in appello.

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