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Il 'piduista' e la Politica

Il 'piduista' e la Politica

Tabù concetti e autori - Quando Grillo dice a Bersani di essere “piduista” ha ragione. Ma bisogna intendersi sui termini...

Emanuela Irace Domenica, 30/09/2012 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2012

“La Loggia P2 non è stata un’organizzazione per delinquere esterna ai partiti ma interna alla classe dirigente” Massimo Teodori



Quando Grillo dice a Bersani di essere “piduista” ha ragione. Ma bisogna intendersi sui termini. E comprenderne l’evocazione. La parola “piduista” non allude solo allo stragismo di matrice nera che ha caratterizzato gli anni bui della Repubblica. Così come il termine “fascista” - che il Segretario del PD ha prontamente rivolto al leader del Movimento 5 stelle - non identifica solo il ventennio mussoliniano o franchista. I due attributi, sfumati dal tempo, sono diventati qualcos’altro. Connotazioni della realtà all’ombra della Storia. Modi diversi di intendere il potere e con esso il principio di rappresentanza. L’autoritarismo arrogante e personalistico dell’uno si specchia nel lobbismo dell’altro. La capacità di tessere alleanze o “inciuci” per ottenere convergenza tra poteri e vincere le elezioni è tipica dei gruppi di pressione. Ossia delle Lobbies, delle Logge, dei Cartelli, dei Comitati. Tenere assieme le 4 o 5 componenti interne al PD è per definizione attività lobbistica. Così com’è fascista essere Capo, Caudillio. Leader indiscusso come Grillo che non riconosce valore alla dialettica né all’opposizione interna. Bersani, nel luogo in cui è, ossia segretario del più grande partito che mai il centro-sinistra ha saputo esprimere, è gioco forza un “piduista”. Lo deve essere, altrimenti non sarebbe potuto arrivare dove si trova. La politica è l’arte del compromesso. Peccato che insieme all’arte ci sia il compromesso. Ecco la differenza tra i due. Grillo apparentemente parla senza pensare alle conseguenze, Bersani, invece, mostra di pensarci eccome. Il primo è un creativo-intellettuale-scavalcamontagne. Il secondo lavora da statista. Tra i due vien facile tifare per il comico. Ma è con il presunto “piduista”, che Grillo dovrà fare i conti e scendere a compromesso, perché la politica non si fa mai da soli.

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