Di Giambattista Scirè, 'Gli indipendenti di sinistra' (Ediesse) è 'una storia italiana dal sessantotto a Tangentopoli'
Mercoledi, 20/11/2013 - Sono in ritardo con la presentazione di un libro che da quando è uscito mi sta a cuore. Se ho rinviato di sollecitare gli amici a leggerlo, nonostante la stima e l'amicizia per l'autore, è forse perché mi riguarda da vicino. "Gli Indipendenti di sinistra" di Giambattista Scirè (ed. Ediesse) è un libro interessante proprio in questi nostri anni, in cui il cambiamento epocale che si sta verificando nella storia mondiale, ha ripercussioni politiche particolari in tutto il mondo occidentale e in Europa, ma, specificamente, in Italia. Nessuna trasformazione avviene senza preavviso ma sembra un dato ricorrente che i politici manchino di antenne cognitive capaci di captare tempestivamente i fenomeni. La disattenzione sui segnali, come quelli evidenziati in questo saggio, ci trova meno innocenti di fronte agli "imprevisti" di dinamiche evolutive che abbiamo lasciato scivolare via dall'orizzonte del possibile.
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