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Il PD? Comincia dai giovani

Il PD? Comincia dai giovani

Emilia Romagna -

Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2007

Si è presentato con lo slogan “Diritti al futuro”, un sito Internet e un “battesimo” inedito, sulla spiaggia di Riccione, in uno dei luoghi della Riviera romagnola più frequentati dai giovani. E’ il progetto di legge regionale “Norme in materia di politiche per le giovani generazioni”, che i gruppi assembleari Uniti nell’Ulivo Ds e Margherita hanno messo a punto e firmato insieme. Tra i sottoscrittori, i capigruppo Daniele Manca (Ds) e Marco Barbieri (Margherita), il presidente della Commissione Scuola Massimo Pironi e le consigliere diessine Laura Salsi e Gabriella Ercolini.
L’ambizioso pdl, che non ha precedenti in Italia, si propone di definire una strategia per attuare i diritti e non solo declamarli e indica, attraverso la promozione del benessere dei cittadini più piccoli, un nuovo modello di welfare.
Il primo effetto importante che si determinerà con l’approvazione del provvedimento, tuttavia, è quello della semplificazione: cancellando alcune leggi vigenti, che regolano gli interventi relativi alle diverse fasce d’età, la nuova legge darà una disciplina unitaria alle politiche destinate ai cittadini da zero a 35 anni. Dal punto di vista del contenuto, poi, l’obiettivo è dare risposte innovative al bisogno di cittadinanza e di partecipazione attiva, aprendo la strada alla costruzione di un nuovo modello di comunità e di sviluppo per la società regionale.
«Disposizioni relative all’infanzia, all’adolescenza e al mondo giovanile si mescolano nella nostra proposta – spiegano i firmatari -. Si va dalle misure di tutela e dai servizi per bambini e ragazzi alle azioni di sostegno che vanno dall’accesso al lavoro e all’abitazione alla promozione della creatività culturale. Ci rivolgiamo principalmente a chi opera nei territori in sostegno agli enti locali, cioè a tutte quelle realtà del Terzo Settore, dell’associazionismo culturale e sportivo, dei centri aggregativi come ad esempio gli oratori e i centri giovani, che affrontano quotidianamente le sfide delle nuove generazioni. Si tratta di un vero patto di cittadinanza, per superare il disorientamento delle giovani generazioni, per andare oltre i servizi e guardare direttamente le persone. Il lavoro nasce dalla necessità di dotarsi di strumenti normativi e finanziari per affrontare in modo strategico il futuro della nostra regione, mettendo al centro dell’azione i cittadini che crescono».
Con questa iniziativa, infine, Ds e Margherita, impegnati nella costruzione del Partito Democratico, danno un contributo sul piano dei contenuti alla definizione del programma della nuova forza politica."La nostra legge rappresenta una sfida – concludono i promotori -. Vogliamo rendere vera la partecipazione dei giovani, colmando la distanza e superando la loro indifferenza nei confronti della politica e delle istituzioni. Il nostro pdl considera i giovani non consumatori passivi (di musica, sport, cultura, attività per il tempo libero), bensì li ritiene il cuore, il perno della costruzione di una comunità di persone, i principali protagonisti della costruzione del sistema regionale".
Informazioni: www.dirittialfuturo.it

La proposta di legge in 10 punti

1. Bambini, adolescenti e giovani, cittadini oggi: il pdl definisce una strategia per attuare i diritti di bambini, adolescenti e giovani pensandoli non solo come “cittadini del futuro”, ma come cittadini delle comunità già da oggi.
2. Una sola legge da 0 a 35 anni: il progetto di legge è unico per due settori (minori e giovani) tradizionalmente separati vuole sottolineare l’esigenza di pensare politiche “longitudinali”, che non sezionino la vita ma considerino il cammino di ogni persona come un continuum.
3. Nuovi protagonisti per un nuovo welfare: il pdl propone un nuovo welfare, con nuovi protagonisti, poiché occorrono nuovi strumenti di lettura, nuovi sguardi per poter riflettere sui problemi e sulle opportunità di crescita delle comunità.
4. Parti integranti della comunità: non si partecipa ad una comunità dalla quale ci si sente esclusi, perciò il pdl propone forme di consultazione stabili ed efficaci con i bambini, gli adolescenti, i giovani, e anche tra adulti.
5. La persona al centro delle strategie e dei servizi: il pdl non delega, ma co-progetta, proponendosi di elaborare una strategia che, attraverso nuove connessioni tra i diversi livelli istituzionali, aumenti l’incidenza degli interventi.
6. Il diritto alle opportunità: il pdl propone l’adolescenza e la gioventù non come “dazio da pagare” in attesa di uno status migliore, ma come modo di essere peculiare di chi si sta interrogando sulla propria identità e ha bisogno di opportunità e contesti per mettersi in gioco.
7. Promuovere il benessere e la creatività: la proposta di legge articola azioni concrete e linee guida per promuovere il benessere dei bambini, degli adolescenti e dei giovani. Agisce sulla prevenzione rispondendo in maniera efficace alla legittima richiesta di “esserci” posta dai cittadini più giovani e contribuisce a favorire le occasioni di creatività.
8. Una politica su misura per le giovani generazioni: il pdl si muove sul presupposto che da una nuova politica per bambini, adolescenti e giovani si possa ottenere una nuova comunità, più capace di adattarsi e rispondere alla complessità delle società moderne e proporre a sua volta nuove strade per la coesione sociale e per lo sviluppo.
9. Benessere diffuso e pari opportunità nella società multietnica: il nuovo testo non ha perso di vista il necessario benessere economico della società regionale, possibile solo con persone formate e con un alto livello di istruzione, capaci di accedere alle proposte culturali e di formarsi per tutta la vita. La Regione e gli enti locali possono e devono saper valorizzare la loro presenza e la conseguente crescente fisionomia multietnica e multilingue della società favorendo parità di opportunità e occasioni espressive, denunciando ogni forma di discriminazione, creando spazi e percorsi di partecipazione per le seconde generazioni che mirino ad agevolare un senso di appartenenza al territorio e non si sentano estranee alla costruzione stessa dei percorsi.
10. Al fianco delle famiglie: questo pdl sostiene le famiglie attraverso una rete di servizi e opportunità che non facciano sentire soli i genitori nell’affrontare la grande sfida dell’educazione e della crescita della vita, sia nei momenti “ordinari”, che nelle fasi difficili della vita delle persone.

(2 ottobre 2007)

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