Il nostro Io è unico e irripetibile

Baldassarre Bruna Sabato, 16/02/2013 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2013

Cara Bruna,

sono una trentasettenne che tenta di lavorare nonostante le attuali difficoltà. Mi sembra però di ottenere pochi risultati rispetto al mio impegno, o forse sono io che mi sminuisco rispetto a come invece mi vedono gli altri. Eppure sono molto sicura di me, ma allo stesso tempo mi sembra di essere una qualunque…

Che vedi dal mio disegno?



Cara Stefy,

la tua età è critica, allo stesso modo di come può esserlo il futuro per tanti giovani coetanei. I 37 anni segnano una tappa basilare nella vita di una persona: secondo l’approccio biografico di Lievegoeed, tra 35 e i 42 anni si rispecchia il primo settennio di vita, nel senso che le forze utilizzate nella prima infanzia per plasmare il corpo fisico, ora vengono convogliate in nuove aspirazioni morali. Nel 37° anno in particolare, c’è la tendenza a proiettarsi verso il futuro azzerando tutto ciò che è passato. L’obiettivo è quello di comprendere i propri compiti che la vita ci pone di fronte. Cara Stefy, sminuirsi è come dire: “Io non esisto se tu non mi riconosci” e questo ce lo possiamo permettere solo da molto piccole, perché il nostro Io esiste ed è in stretta collaborazione con le forze spirituali. Da un certo punto di vista è vero che noi siamo esseri sociali, tali da sentirci anche nessuno o “qualunque” se gli altri non ci riconoscono, ma questo vale per tutti gli esseri umani. Il nostro Io è unico e irripetibile e nessuno può assumersi il ruolo di sostituto…Siamo “qualunque” nella misura in cui accettiamo di omologarci a un sistema dominante, altrimenti possiamo confermarci nella nostra unicità lungo il cammino evolutivo che le prove ci impongono di percorrere. Le esperienze che hanno lasciato una traccia nella tua vita si scorgono dal tronco del tuo albero e sono relative ai tuoi 13 anni e mezzo fino ai 21. Poi accade qualcosa d’importante anche a 31 anni. Il tuo albero è tipico di una persona molto creativa, ma allo stesso tempo sognatrice, che rischia di smarrirsi nei meandri della sua vita immaginativa e dell’influenzabilità dell’ambiente. Le attuali difficoltà sociali non aiutano nella crescita e nello sviluppo della personalità, così dobbiamo maggiormente porci il compito di un’attenta vigilanza riponendo la nostra fiducia in noi stesse e nella libertà concreta scevra da ogni condizionamento.