Niente ci fu / Beatrice Monroy - Niente ci fu, di Beatrice Monroy, è una storia siciliana avvenuta nel 1965. La protagonista è Franca Viola, diciassettene, rapita e violentata che disse no al matrimonio riparatore
Mirella Mascellino Domenica, 19/05/2013 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2013
Niente ci fu, di Beatrice Monroy, è una storia siciliana dolorosa ed emblematica, avvenuta nel 1965. La protagonista è Franca Viola, all'epoca una ragazza diciassettene, di Alcamo, paese mafioso in provincia di Trapani, dove come in altri paesi siciliani era comune la pratica di rapire le donne che rifiutavano i pretendenti e dopo il ratto, secondo l'articolo 544 del Codice Rocco, il matrimonio riparatore premiava il rapitore, senza chiedere l'opinione della preda. Franca Viola fu la prima donna che ha detto“no”al matrimonio col carnefice Filippo Melodia, malacarne di famiglia mafiosa, che per otto giorni la rapì e violentò, in una casa di campagna. Dalla sua parte Franca ebbe i genitori forti e determinati, Bernardo e Vita. Benché semplici, si opposero al matrimonio riparatore e con “Niente ci fu”, espressione tipicamente siciliana per indicare un nonnulla, incoraggiarono la figlia a rifiutare le nozze riparatrici che per il Codice penale fascista perdonava lo stupratore. La Monroy, da brillante narratrice quale è, fa si che Franca Viola, attraverso il suo No di libertà, dia voce alle tante donne sopraffatte dal dolore della violenza, nel silenzio e nella vergogna senza resistervi, soccombendo talvolta e rimanendo ferite a vita. Un racconto tra il mito e la realtà, la storia della Sicilia di cinquant'anni fa, fra le voci di Danilo Dolci, Leonardo Sciascia e Lodovico Corrao, deputato e avvocato di Franca Viola, le pagine del quotidiano L'Ora con la cronaca dei tempi, lo stupro durante la guerra in Kossovo e l'attualità della violenza contro le donne. Franca diventa un'eroina, Melodia, viene condannato a undici anni di carcere, con sentenza senza precedenti, finirà la sua vita ammazzato. Nel 1968, la Viola si sposerà in abito bianco con un uomo che ama, vivendo, tuttora, in riservatezza, consapevole della rivoluzione, cui è legata la sua vita, che cambiò la Sicilia, l'Italia e la storia di noi donne.
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