Clementina Cantoni - I contatti con i rapitori stanno continuando. Sembra che sia imminente la sua liberazione
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2005
Secondo il portavoce del Ministero degli esteri, Pasquale Terracciano, proseguono i contatti con i rapitori di Clementina Cantoni e, dopo il video di domenica, ci sono buone prospettive di soluzione. Si ricorda che la Cantoni, una giovane cooperante italiana che collabora con Care International è stata rapita la sera del 16 maggio nel centro di Kabul da uomini armati che l'hanno prelevata dall'auto su cui viaggiava in una zona centrale della capitale Kabul, aumentando in questo modo i timori per la sicurezza degli stranieri in Afghanistan. La cooperazione tra i due governi, che si svolge sulla base di intese scritte, sta proseguendo. Sembra che l'intelligence francese abbia informato gli italiani che la Cantoni si troverebbe in una casa della periferia sud di Kabul, sorvegliata da cinque carcerieri. La banda che la tiene prigioniera sarebbe composta in tutto da una quindicina di persone, tra cui molte donne.
Intanto Timor Shah, il bandito contattato, detta le sue condizioni e parla della donna sequestrata. Ecco la trascrizione dell'ultima telefonata che il rapitore ha fatto a Radio Liberty, Azadi, in lingua dari. Timor Shah parla in modo allarmante dello stato di salute di Clementina.
"La ragazza non sta bene. Ha continui svenimenti, è disorientata, ha vomitato più volte. Le sue condizioni sono preoccupanti. Non è abituata a vivere come noi ed è logico che ne risenta. Vorremmo chiamare un medico, ma non ne abbiamo la possibilità".
Quindi, un appello all'ambasciata italiana: "Chiediamo che risponda alle nostre richieste per rilasciare la ragazza". Il giornalista insiste e chiede quali siano le richieste. E Shah le ribadisce: "Si basano sulla sharia. Stesso trattamento tra scuole coraniche e scuole pubbliche, bando della vendita di alcolici, interruzione il mercoledì sera del programma di intrattenimento musicale su Radio Arman, di Tolo tv. Ma c'è una quarta richiesta, forse la più importante - aggiunge il bandito - E' una richiesta politica che il governo afgano conosce molto bene e che per motivi di opportunità politica non posso ancora rivelare".
(2 giugno 2005)
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