Monumento alla poesia - Una mobilitazione popolare a Milano ha permesso di salvare la parete con le scritte della poetessa
Mirella Mascellino Venerdi, 11/05/2012 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2012
"Tutti mi guardano con occhi spietati, non conoscono i nomi delle mie scritte sui muri e non sanno che sono firme degli angeli per celebrare le lacrime che ho versato per te." Sono i versi finali della poesia Il Bacio, raccolta “Rasoi di seta”, di Alda Merini e danno il nome alla singolare parete della casa sui Navigli, in Via Ripa Ticinese 47, dove la poetessa visse fino alla morte avvenuta l'1 novembre 2009. Una casa in affitto che alla data del 31 marzo 2012 doveva ritornare ai legittimi proprietari. L’amministrazione di Letizia Moratti aveva espresso la volontà di fondare a Milano una Casa Memoria, fucina poetica aperta al mondo intero, per condividerne l'anima e la poetica e si individuò subito il luogo: l'ex tabaccheria comunale di Via Magolfa. Le figlie Emanuela, Barbara, Flavia e Simona Carniti decisero di donare al Comune tutto quello che si trovava nella casa per allestire il Museo. Mi dicono che la decisione di Emanuela, la figlia maggiore che in quella casa ha vissuto 15 anni, e di Barbara, che lì tornava il fine settimana, è stata spontanea: non aveva senso mantenere gelosamente il mondo poetico e umano che caratterizzava la Merini, un personaggio pubblico amato da tutti. Tuttavia rimaneva nella casa il Muro degli Angeli, la parete che faceva da spalla al letto, pieno di appunti, scritte, numeri di telefono e con qualche caricatura -realizzata dalla poetessa anche col rossetto - e altre del pittore-editore Arnoldo Musca Mondadori, suo amico. Un pezzo di storia, grondante di umanità e genio poetico, che non poteva essere cancellato. Il primo trasloco c’è stato dopo l'estate 2010 e fino a dicembre 2011 il muro è rimasto nella casa, col rischio di vedere cancellate le scritte degli Angeli. Il 16 dicembre scorso su face book nasce il gruppo Salviamo Casa Merini. L'iniziativa è di Barbara, una delle figlie, ma la volontà è condivisa da tanti amici della Merini e della poesia. L’intento è impedire che il 15 gennaio 2012 comincino i lavori di ristrutturazione dell'appartamento e migliaia di persone si sono mobilitate, mettendo a disposizione della causa entusiasmo, intelligenza e professionalità. Esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo, quali Adriano Celentano, Dario Fo, Franca Rame, Simone Cristicchi hanno aderito all'iniziativa. Nasce anche un blog Salviamo Casa Merini e tantissime persone firmano una petizione per chiedere di salvare il Muro degli Angeli: http://www.firmiamo.it/salviamo-casa-merini. Dopo l'attivazione del gruppo e l'azione delle figlie, il comune di Milano - prima Stefano Boeri e poi lo stesso sindaco Giuliano Pisapia - convoca Barbara Carniti, che tiene a sottolineare l’importanza della mobilitazione di amici e di tanti sconosciuti, uniti dall'amore per Alda Merini e per la poesia. Il lavoro di prelevamento del muro è stato affidato a una ditta specializzata e alla professionalità di Barbara Ferriani è stato assegnata la responsabilità di seguire i lavori. Sono stati tagliati nove pannelli, due con la tecnica a tassello e sette a strappo. I due a tassello sono già in Via Magolfa. Ora si aspettano i soldi per sistemare il Museo, ma il Muro degli Angeli è salvo!
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