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IL MONDO MAGICO DI LUCA SANTILLI: L'ERA DELL'ALCHIMAGO

IL MONDO MAGICO DI LUCA SANTILLI: L'ERA DELL'ALCHIMAGO

Luca Santilli ci racconta il suo mondo magico presentandoci il suo nuovo libro: L'Era dell'Alchimago edito da Rupe Mutevole

Giovedi, 17/03/2016 - Quando scrivo, a malapena decifro l’ardire che anima quelle parole su cui del resto ho tanto riflettuto. L’inchiostro marchia la pagina, la investe di segni che poi sono il dato visibile di un mistero insondabile com’è giusto che sia il bisogno di scrivere. Quando leggo, mi si piazza dinnanzi un cosmo in cui il dato letterario è il dato visibile di un mistero altrettanto insondabile. Ogni libro è una roccaforte di pagine. C’è sempre l’esigenza di andare in fondo a riga dopo riga. Far risuonare parola dopo parola. Capire i perché di un autore che poi s’eclissa dal mondo che ha inteso rappresentare per farlo dialogare col nostro.

Mi direte a ragione: a cosa vuole alludere? Dico che la distanza tra le pagine di un libro qualsiasi e il nostro mondo è molta. Se ci pensate, già siamo i personaggi di un libro a se stante. Eppure, in ogni storia, i personaggi sono delle chiavi d’ingresso che sbloccano, per così dire, delle serrature. Di questo, ho ragionato molto con il nostro autore di oggi, Luca Santilli, che, come sapete, è autore di un recente romanzo fantasy, L’Era dell’Alchimago. Gli lascerò la parola. Ci faremo condurre insieme all’interno del suo mondo magico.



-Grazie Pietro per avermi ceduto la parola.

La scrittura è una chiave che apre infinite porte di cui neppure lo stesso autore a volte è a conoscenza o tiene memoria. Queste sono strade verso realtà fantastiche e allo stesso tempo intrise di verità. Scrivendo il mio ultimo romanzo, L’Era dell’Alchimago, mi sono imbattuto in esse. Ho viaggiato indietro nel tempo ripercorrendo momenti importanti della mia esistenza, in cui ho incontrato esseri e persone straordinarie. Il primo volume pubblicato in febbraio 2016 da Rupe Mutevole porta un titolo in cui sono presenti due nomi che si alternano in modo quasi sfuggente, nonostante siano riferiti ai due personaggi più importanti del libro: “Axel ed il ritorno di Shaitayn”. Axel al quale corrispondono il bene e la tenacia di cambiare un destino prestabilito, e Shaitayn padrone del male e del Grande Mondo, che si mette al posto delle divinità Terra, Sole e Luna per distruggere la vita e la libertà di essere dei personaggi. Se ci sono affinità con quello che oggi sta succedendo nel mondo? Credo proprio di si. Il romanzo inizia con una scena alquanto comune e ordinaria. Un personaggio insospettabile fa ritorno a casa dopo una giornata di intenso lavoro nella sua bottega di pozioni di guarigione. Il sipario si apre già su uno scorcio di vita di un Axel adulto, pieno di vita e animato dalla voglia di cambiare le cose; ch’è poi la proiezione letteraria di quel che sono oggi. Segue un rapido flash sulla crisi mondiale, con particolare attenzione ad alcune problematiche come la dipendenza dal gioco e la miseria. Chi legge è catapultato in un mondo sconosciuto, in un pianeta gemello della Terra, con tradizioni simili, costumi simili ma con una storia completamente diversa. Axel vuole parlare ai giovani e non solo. Il suo imperativo morale è non perdersi mai d’animo, credere nei sogni e avere speranze per un futuro sempre migliore. Si tratta di quel che spesso ho fatto anch’io, soffrendo, godendo delle conquiste, perdendo molto di me e degli altri, per ritrovarmi adulto con un sogno tra le mani. Era sin da bambino che volevo scrivere un fantasy, ma per farlo ho dovuto leggere autori che parlassero alla mia anima, che tramandassero modelli e miti da guardare con rispetto. Perché poi infondo ci si affeziona di più ai personaggi che agli autori. E questo permette all'autore di continuare una vita normale tra le pagine della propria realtà, senza accrescere un ego che potrebbe distruggere la propria ispirazione. Non sono passato per dei no apparenti durante questi anni, pubblicavo libri contribuendo alle spese di pubblicazione, e questo è un neo che pesa sull'anima di chi scrive, ma sono andato avanti lo stesso, anche contro chi avrebbe dovuto sostenermi. La poesia è per i folli, diventerai come quel pazzo che urla i versi e sputa cicche di sigarette. “Io non sputo mai a terra e nemmeno fumo” . I versi non li urlo ma li sussurro.

Passarono otto anni tra pubblicazione di sillogi poetiche fino a quando un giorno scrissi un racconto che definirei di “energia e trasmutazione”, La Ragazza Acqua che mi permise di giungere finalista al concorso nazionale dedicato a Luisa Ronconi. In quell’occasione ebbi conferma che forse la mia scrittura non era male, anche se resto consapevole che c'è molto da fare.



Ma ritorniamo ad un altro personaggio centrale nel romanzo: Shaitayn. Un nome che nel suono ricorda quello di Satana. Nel Grande Mondo, un essere malvagio di cui ancora non si conosce l'origine si è auto eletto a sovrano e dominatore del cosmo. Ha già affrontato una guerra con gli Esseri Alati, già citati nel primo volume per offrire eventuali spunti alla stesura del seguito. Di Shaitayn si narra nel libro attraverso leggende e letture oscure. Margot, la maga di Perl, ne racconterà a Mary ed Albert nel giardino della sua bottega misteriosa. Altri personaggi subdoli, meschini e a lui subordinati ne loderanno la gloria ed il potere: sono Adron, Corinne e la famiglia Rubinix i quali rappresentano i tentacoli del male che si avventa sulla libertà del Piccolo Mondo.

La presenza di Shaitayn nel primo volume è tenebrosa e fosca, una Voce che ferisce solo nel pronunciare parole oltre ogni inconsistenza. Una Voce che scruta con occhi di sangue e vendetta.





Ogni volta che scrivevo un capitolo del libro il mio stato d'animo era diverso, condizionato fortemente da cosa stavo vivendo. Come un caleidoscopio, riflettevo immagini e pensieri che il mio inconscio rielaborava. A volte desideravo cambiare vita, altre altre nuovi stimoli e obiettivi, altre ancora solo la quiete interiore.



Da qui, la creazione nel romanzo di nuovi territori al momento ancora da sviluppare. Di sicuro, nel seguito vi avventurerete verso nuovi spazi e oltre orizzonti sconosciuti.

Intanto, leggendo, troverete personaggi che provengono dal Grande Mondo, dal Piccolo Mondo, e poi altri ancor più misteriosi e affascinanti che per anni hanno vissuto isolati in regni, di rado e per ragioni oscure entrati in contatto tra loro. La Terra del Silenzio, La Terra della Memoria, La Terra del Destino e La Terra della Speranza sono la tela dove vi condurrò. Quando è in gioco la sopravvivenza di tutto il pianeta, a tutti si chiedono umiltà e coraggio di vivere.



Infine, vorrei parlarvi di un personaggio che farà la sua comparsa solo all’interno di un capitolo del primo volume. Immersi in un mondo confuso, sotterraneo, subacqueo, spirituale e concreto allo stesso tempo, il regno dei Non Nati, incontrerete Marienne, una bambina morta ancor prima di nascere, una creatura potente nonostante mai venuta alla luce, tanto da creare un’ alleanza con un essere umano, Millon, mago straordinario per ragioni ancora a noi ignote.

Ho voluto dare spazio alla riflessione e all'immaginazione del lettore. Dove sono finiti tutti i bambini mai nati? Vorrei credere che siano partecipi della nostra realtà, ma come? In che forma? E soprattutto da che parte della “Voragine” sta quella del male o quella della luce?



Forse, quella della morte intesa come passaggio e come continuità di questa esistenza è una tematica molto presente nella mia scrittura, come più volte è stato notato all’interno dei miei precedenti romanzi epistolari “Ho raccolto un fiore nero” e “ Gli alberi ricordano di noi”.

Ma questi sono il resoconto di un'altra magia di cui parleremo nella prossima intervista.



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