In Italia ancora si rievocano con nostalgia le "case chiuse"
Giovedi, 30/03/2017 - Il dibattito, di lombrosiana memoria, sugli attributi “bio-psichici” delle donne dell’Est, costringe ad una riflessione sull’evoluzione del costume del nostro Paese. Cosa è, dunque, cambiato da quando, negli anni Sessanta, si sosteneva che l’educazione impartita ai figli maschi si informava a due principi apparentemente contraddittori: da un lato si insegnava la prepotenza perché la donna, si diceva, capisce e ama solo la forza, non desidera essere convinta ma comandata, è schiava per natura, rispetta solo la mano che la percuote. Evitare ogni segno di debolezza era essenziale e anche l’amore offerto dall’uomo doveva essere di carattere concessivo. La donna, però, era anche rappresentata come qualcosa di complicato, di misterioso, diverso, con bisogni diversi...
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