'Avvocata', 'sindaca', 'ministra' sono parole che 'suonano male'... Allora perchè non suonano altrettanto male 'infermiera', 'operaia', impiegata'?
L'evoluzione del linguaggio accompagna l'evoluzione della realtà; nuovi ruoli e nuove definizioni si inseguono e si susseguono.
Ma gli stereotipi maschilisti, non solo nel modo di parlare, resistono: nel linguaggio e nei vertici della politica e dell'economia, nei redditi, nelle carriere, nelle opportunità...
Per saperne di più, proponiamo un dibattito andato in onda il 9 marzo 2010 sulla Rete Svizzera Italiana su linguaggio e genere con Cecilia Robustelli (Associata di Linguistica Italiana, dal 2000 collabora con l'Accademia della Crusca), Natalia Aspesi (scrittrice e giornalista), Daniele Manca (vicedirettore del Corriere della sera), Elena Maria Pandolfi (Osservatorio linguistico della Svizzera italiana).
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