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Il futuro dell'Africa è donna

Il futuro dell'Africa è donna

Protocollo di Maputo - A Modena la Ministra per la promozione della donna e del bambino del Niger, Ousmane Zeinabou Moulaye ha lanciato un appello per sostenere i diritti delle donne

Daniela Ricci Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2007

Un appello per sostenere i diritti delle donne attraverso il Protocollo di Maputo, la Carta dei Diritti delle Donne Africane è stato lanciato dalla Ministra per la promozione della donna e del bambino del Niger, Ousmane Zeinabou Moulaye a Modena durante l’incontro "Il futuro dell'Africa è donna: sosteniamo il protocollo di Maputo", promosso giovedì 8 febbraio 2007 da Comune, Provincia di Modena e Regione Emilia Romagna in collaborazione con l'associazione Dawa e con la partecipazione di numerose associazioni modenesi impegnate nell’ambito dei diritti delle donne. La visita a Modena è giunta dopo Roma dove la Ministra nigerina ha incontrato la Ministra alle Pari Opportunità Barbara Pollastrini in occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili e Firenze, uniche tappe della sua visita in Italia.
Il protocollo, adottato l'11 luglio 2003 da 53 Stati dell'Unione africana a Maputo in Mozambico, rivendica una vasta gamma di diritti della donna: alla vita, alla salute, all'istruzione e alla formazione, all'integrità fisica e alla dignità sociale e prevede la condanna e il divieto di qualsiasi pratica tradizionale nociva come la mutilazione genitale femminile e i matrimoni precoci. A marzo 2007 il documento verrà sottoposto al Consiglio dei Ministri del governo nigerino per la sua ratifica. Tra le prime azioni rientra la creazione di otto Centri per le Donne in Niger dove avviare percorsi di alfabetizzazione e formazione per favorire l’accesso delle donne, figure alle quali in maggior parte è delegata la sussistenza della famiglia, all’istruzione e al lavoro e per accompagnarle alla comprensione dei loro diritti. L’appello della Ministra Ousmane Zeinabou Moulaye è stato accolto dai rappresentanti delle istituzioni presenti all'incontro: l’Assessora alle Pari Opportunità della Regione Emilia Romagna, Paola Manzini; il Presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini e il Sindaco Giorgio Pighi che si sono impegnati a sostenere la realizzazione dei Centri di alfabetizzazione in Niger e la diffusione dei contenuti del protocollo, anche a livello locale. Le tematiche legate ai diritti delle donne africane, investono, infatti, non solo l'Africa, ma anche i nostri Paesi dove è forte la presenza di donne africane per il fenomeno migratorio.
Solo la città di Modena, in base ai dati forniti dal Servizio Statistica del Comune, ospita 8.600 donne straniere, circa 3.000 sono africane, un terzo di loro provengono dal Marocco (1.028), 724 dal Ghana, 416 dalla Nigeria, 333 dalla Tunisia; gli altri paesi africani sono numericamente meno rappresentati. Le africane residenti nell'intera provincia sono 9.700, di cui 5.140 vengono dal Marocco, 1.563 dal Ghana, 1.535 dalla Tunisia, 727 dalla Nigeria. Numeri di tutta rilevanza, anche rispetto alle presenze maschili (4.517 sono gli africani uomini residenti a Modena, 15.127 nell'intera provincia).

(15 febbraio 2007)

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