Rinnovare la Pubblica Amministrazione, renderla efficiente e trasparente. È il desiderio di chi ha bisogno di un documento o di chi deve sbrigare una pratica, ma è anche il bisogno profondo di chi lavora nei pubblici uffici. Essere ‘dall’altra parte della barricata’ non sempre è facile, soprattutto per chi cerca di fare il proprio dovere sentendosi al servizio della comunità. I CUG, Comitati Unici di Garanzia per le Pari Opportunità, intendono contribuire al perseguimento di questo obiettivo e vogliono farlo passando anche per la valorizzazione delle differenze e attraverso il contrasto alle discriminazioni di genere, ma anche pensando al ruolo possibile nel contrasto alla corruzione.
Di tutto questo si è parlato il 16 giugno 2015 presso la Sala della Regina di Montecitorio nel corso del convegno “I Comitati Unici di Garanzia: un valore aggiunto per la PA”, che ha dato l’avvio al neo-costituito Forum dei Comitati Unici di Garanzia.
Il focus di tutti gli interventi ha puntato l’attenzione sul ruolo etico, innovativo e di agente del cambiamento che i CUG potranno svolgere nella Pubblica Amministrazione alla vigilia della Riforma.
I CUG sono organismi paritetici con funzioni propositive, consultive e di verifica su benessere organizzativo, conciliazione dei tempi, contrasto alle discriminazioni di genere e non solo, valorizzazione dell’etica e della trasparenza e il Forum dei CUG, è nato nell’intento di rafforzare le possibilità di incidere di questi organismi che, è bene sottolinearlo, rappresentano oltre 300mila lavoratori e lavoratrici pubblici. “Vogliamo contribuire alla quadratura del cerchio nella dialettica vitale tra il ‘dentro’ dell’amministrazione, ossia tutte le persone che ci lavorano, e il ‘fuori’ che è dato dalle esigenze variegate delle componenti di una società oggettivamente complessa. E intendiamo farlo con tre parole d’ordine: collaborazione, spirito di squadra, condivisione”. Antonella Ninci, presidente del CUG Inail, è tra le ispiratrici dell’istituzione del Forum avendo, insieme a Oriana Calabresi - presidente del CUG della Corte dei Conti, scritto la norma. “Siamo convinte che i CUG possono essere d’aiuto alla PA, perché se il dipendente è adeguatamente motivato e incentivato può rispondere adeguatamente alle richieste dei cittadini”. Lo chiamano ‘benessere organizzativo’ ed è la chiave di volta per rendere efficiente la PA. “Mettere insieme 35 amministrazioni centrali e nazionali, alcuni grossi comuni e grandi enti nazionali cercando un dialogo e un filo conduttore comune è una sfida. Finora è stato facile ma il lavoro è all’inizio e si intravedono grosse potenzialità”.
La Carta è il primo passo, “è un documento aperto e si spera in nuove adesioni”.
Un nuovo cammino è iniziato, poggiando su basi solide fatte di competenze e di sensibilità. Sono tutte femminili, quindi ci contiamo!
Carta del Forum dei Comitati Unici di Garanzia
per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni
La Carta del Forum rappresenta l’insieme degli obiettivi che tutti i Comitati aderenti ritengono prioritari:
Assicurare alle persone pari dignità sul lavoro e realizzare azioni positive di sostegno
Promuovere e/o potenziare le iniziative attuative delle politiche di conciliazione
Innovare, razionalizzare e rendere efficiente ed efficace l’organizzazione, anche in materia di pari opportunità, ottimizzando la produttività del lavoro pubblico con relativo riconoscimento del merito
Eliminare ogni forma di violenza morale e psicologica tramite azioni di contrasto alle violenze nei luoghi di lavoro (mobbing)
Tutelare l’etica della pubblica amministrazione in relazione all’utenza e alla sfera personale con azioni di promozione del benessere organizzativo e prevenzione del disagio lavorativo
Prevenire e combattere le discriminazioni dirette e indirette riferite al genere e non solo
Analizzare e programmare le politiche del personale in ottica di genere attraverso la considerazione delle esigenze di donne e di uomini, anche promuovendo il concetto di parità nel contesto esterno
Favorire concretamente un equo e sostenibile benessere organizzativo per i lavoratori e per le lavoratrici, in relazione agli utenti della pubblica amministrazione
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