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Il filo verde di Barbara Bruni

Il filo verde di Barbara Bruni

- Anche l’Europa frena sulle shopper in plastica

Bruni Barbara Mercoledi, 28/05/2014 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2014

 L'Europa si allinea all'Italia e riduce drasticamente l’uso di shopper in plastica. Entro il 2019 in tutta Europa si dovrà tagliare dell'80% l'uso dei sacchetti non biodegradabili. Il divieto - scattato da noi nel 2010 - prende spunto da una ricerca secondo la quale in Europa quasi il 90% dei sacchetti utilizzati in un anno - circa 8 miliardi di pezzi! - finiscono nei rifiuti generici e non vengono riciclati. Se in media ogni cittadino europeo utilizza annualmente 198 shopper, esiste però una grande differenza su base nazionale: dai 4 sacchetti a testa in Danimarca e Finlandia, si passa ai 466 di Polonia, Portogallo, Slovenia, Slovacchi e Paesi Baltici.



Ecomafia

Tonnellate di rifiuti speciali, prodotti nelle province di Salerno e Caserta e sotterrati in una mega discarica ad Ordona, nel foggiano, sono stati portati alla luce dai carabinieri. Le ruspe - impegnate a scavare in un'area agricola - confermano un’inchiesta che ha già portato all'arresto di 14 persone coinvolte nel traffico illegale di rifiuti tra la Campania e la Puglia. Si stima che a Ordona siano state interrate oltre 500mila tonnellate di rifiuti, anche ospedalieri. Se gli scavi confermeranno i dati, significa che circa 20mila camion avrebbero transitato tra Campania e Puglia per depositare rifiuti. Secondo Legambiente “solo l'inerzia diffusa delle istituzioni, la disattenzione di chi doveva controllare, e una fitta rete di collusioni e omertà possono aver consentito l'invisibilità di una colonna di 20mila tir”. Sembra sempre più urgente approvare il disegno di legge sui reati ambientali, per colpire in maniera efficace chi specula contro l'ambiente e la salute dei cittadini.



Il Camoscio Appenninico

Dal 17 al 22 giugno, nel Parco della Majella, studiosi di tutto il mondo si riuniranno per fare il punto sullo stato di conservazione del camoscio appenninico. Definito dagli zoologi come “il camoscio più bello del mondo”, il camoscio appenninico rappresenta un caso di successo internazionale per le politiche di tutela e di conservazione di una specie a rischio. Considerato praticamente estinto agli inizi del ‘900, oggi è tornato a popolare i parchi dell’Appennino centrale. Questo camoscio - il cui nome scientifico è Rupicapra pyrenaica ornata - si trova esclusivamente nel nostro Paese e vive all'interno di aree protette del centro Italia.





USA: Autostrade del futuro


Sostituire il manto d'asfalto delle autostrade con pannelli a energia solare: oggi si può. Il progetto - Solar Roadways - ha già ricevuto un finanziamento del Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti e si pone come obiettivo la realizzazione di strade che offrano la possibilità di viaggiare sicuri e in modo sostenibile.

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