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Il filo verde

Il filo verde

Febbraio 2012 - Ue, limita l’uso fosfati nei detersivi/Nuove specie/Tessuti autopulenti/Un vivaio per la riforestazione dei fondali

Bruni Barbara Martedi, 21/02/2012 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2012

Ue, limita l’uso fosfati nei detersivi

A partire dal 30 giugno 2013 una dose standard di detersivo per il bucato non dovrà contenere più di 0,5 grammi di fosfati. E dal primo gennaio 2017 sarà fissato anche un limite di 0,3 grammi per i detersivi delle lavastoviglie. Tali provvedimenti UE sono volti a proteggere mari, fiumi e laghi da una massiccia crescita di alghe – dovuta appunto a un’eccessiva dose di fosfati nelle acque - a spese di altre forme di vita.



Nuove specie

Nell’area asiatica del Mekong - che comprende Vietnam, Cambogia, Laos, Thailandia, Birmania e la provincia cinese dello Yunnan -, da sempre considerata un’area straordinariamente ricca di biodiversità, sono state scoperte nel solo 2010: 145 piante, 28 rettili, 25 pesci, 7 anfibi, due mammiferi e un uccello.

Tra questi: una lucertola che si riproduce per clonazione, senza bisogno del maschio; una scimmia dal naso bianco e nero che starnutisce quando l'acqua gli entra dalle narici, capace di trascorrere i giorni di pioggia con la testa tra le gambe per evitare l'inconveniente; un pesce che assomiglia a un cetriolo; cinque specie di piante carnivore, alcune delle quali in grado di fagocitare perfino ratti e uccelli. Tuttavia, spiega il WWF, i tesori della biodiversità nella regione andranno persi se i governi non investiranno seriamente nella conservazione e nel mantenimento.



Tessuti autopulenti

Due ricercatori dell'università di Shanghai hanno realizzato con le nanoparticelle - già oggi in uso per il vetro delle finestre autopulenti - un tessuto in grado di pulirsi da solo se esposto alla luce solare.

L'ingrediente di base è stato l'ossido di titanio. Una soluzione composta da questa molecola insieme ad azoto e ioduro d'argento è stata incorporata nel cotone. Una volta esposto al sole il tessuto ha eliminato il metilarancio e i batteri presenti sulla superficie, e il processo è rimasto efficiente per diversi lavaggi.



Un vivaio per la riforestazione dei fondali


Secondo un team di biologi dell’università di Pisa sarà possibile realizzare nella Provincia di Livorno un vivaio per produrre nuove esemplari di Posidonia oceanica. ''Il sistema - spiega la biologa Elena Balestri - è in grado di fornire consistenti quantità di piante a partire dai frutti e dai frammenti di rizoma che si distaccano naturalmente dalle praterie e si depositano sulle spiagge con le mareggiate”. Il vivaio potrà così ospitare centinaia di esemplari di Posidonia oceanica e di Cymodocea nodosa - due specie particolarmente in grado di riadattarsi all'ambiente naturale anche dopo anni di permanenza in vivaio - che verranno poi ricollocate nel fondale marino per rinfoltire le praterie del Mediterraneo.





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