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Il filo verde

Il filo verde

Ambiente - Quanto vale la Natura, Fotovoltaico in Africa, Web e ambiente

Bruni Barbara Mercoledi, 22/12/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2010

Quanto vale la Natura

Secondo il nuovo rapporto delle Nazioni Unite “The Economics of Ecosystems and Biodiversity”, che ha Dato un valore economico (un prezzo) alle risorse naturali del pianeta, gli insetti sarebbero più cari dei coralli e dei pesci, e i danni all'ambiente provocati dall’uomo sarebbero pari a milioni di miliardi di dollari ogni anno. E ancora, i benefici portati all'uomo dalle barriere coralline si aggirerebbero tra i 30 ed i 172 miliardi di dollari: la distruzione delle barriere non influisce soltanto sull'ecosistema marino ma su tutte le comunità che vivono vicino ad esse e dipendono da questo ecosistema. Pavan Sukhdev - il banchiere indiano a capo dello studio – spiega: “Finché resterà nascosto, il prezzo della natura non verrà preso in considerazione dai governi del mondo. Calcolare il valore della biodiversità potrà forse servire a spingere la società umana a sviluppare politiche più efficaci per proteggerla”.



Fotovoltaico in Africa

Inaugurati i due parchi solari fotovoltaici a Capo Verde. Insieme assicureranno la produzione del 4% dell’energia elettrica totale prodotta nell’arcipelago e ridurranno l’emissione di 13 tonnellate di CO2 all’anno. Il primo impianto, che occupa un’area di 9,75 ettari, ha una potenza di picco di 2.5 megawatt, con possibilità di un’ulteriore espansione di altri 2.5 megawatt entro il 2014. Il secondo impianto si trova, invece, nell’isola di Santiago e presenta una capacità di picco di 5 megawatt. L’installazione capoverdiana rappresenta il più grande impianto fotovoltaico nel continente africano. Un buon inizio.



Web e ambiente

Sul web esistono circa 150mila siti che forniscono informazioni su parchi e riserve naturali; troppo spesso però i dati in essi contenuti sono scarsi o non aggiornati.

Al fine di favorire l’accesso di visitatori alle zone in cui si protegge la biodiversità e generare risorse economiche per il loro sostentamento, l’Unep (il programma Onu per l'ambiente) ha realizzato un nuovo sito: www.protectedplanet.net. Attraverso protectedplanet.net ci si collega a risorse web esistenti come Google maps, Wikipedia (sito di condivisioni di immagini di Google), Panoramio e il Global Biodiversity Information Facility (Gbif). Gli utenti potranno così scoprire aree protette e parchi fuori dai normali itinerari turistici, creare voci Wikipedia sulle aree e pubblicare foto.



(27 dicembre 2010)

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