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Il filo verde

Il filo verde

Ambiente - Cara acqua / Etna / Cristallo cattura-gas / Delfini / Laghi inquinati

Bruni Barbara Lunedi, 15/11/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2010

200 euro per l’acqua

È il Blue Book - il rapporto sul mondo dell'acqua realizzato da Anea e Utilitatis – a dirci quali sono le regioni italiane in cui si spende di più per il servizio idrico: la media è di 134 euro l'anno per un consumo di 100 metri cubi e di 201 euro se - come nella maggior parte dei casi - il consumo e' di 150 metri cubi. Gli esborsi più elevati si registrano in Toscana (193 euro/anno per un consumo di 100 mc e 301 per 150 mc), Liguria (rispettivamente 178 e 258 euro l'anno) ed Emilia Romagna (173 euro e 270 euro). La spesa più contenuta si riscontra, invece, in Molise (43 euro/anno per 100 mc e 73 per 150 mc) e in Lombardia (rispettivamente 60 e 91 euro).



L’Etna

Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania, lo scorrimento del fianco orientale dell’Etna scivola verso il mare alla velocità 2-3 centimetri l'anno. Se pur non si ritiene essere un fenomeno violento, ogni tanto questo accelera e genera terremoti come quello che nel 2002 colpì Santa Venerina. "Il vulcano – dicono dall’Istituto - si sta ricaricando dall'eruzione del 2009, e c'é un accumulo di magma che, prima o poi, provocherà un’eruzione più significativa rispetto a quella consueta annuale.” L’Etna -ci rassicurano – non è comunque un vulcano “cattivo”.



Un cristallo per catturare i gas serra

Alcuni ricercatori australiani dell’università di Sydney hanno creato un nuovo materiale in grado di assorbire grandi quantità di gas serra. Si tratterebbe di “cristalli - simili strutturalmente a delle conchiglie - composti da fasci di atomi metallici carichi, legati da gruppi di base carbonica”, spiegano i ricercatori; tali cristalli essendo pieni di innumerevoli e minuscole cavità, filtrano e immagazzinano – per poi rilasciare per una successiva trattazione e riutilizzo - i gas di emissione come l’anidride carbonica o l’idrogeno.



I Delfini della California

Come riferisce il Journal of the human environment, misteriose lesioni cutanee starebbero minacciando la salute dei delfini della California: il 90% di questi mammiferi marini presenti nella baia di Monterey soffre di un focolaio di lesioni della pelle. Alcuni ricercatori hanno quindi iniziato a studiarli, e dall’esame di 147 adulti e 42 cuccioli (pari, rispettivamente, al 90% e 71%) è emerso che l’80% è affetto da poxvirus (un virus conosciuto anche per gli esseri umani come portatore del vaiolo). Tuttavia, la causa delle lesioni non è ancora chiara, ma il primo sospetto cade sulle sostanze inquinanti presenti in mare che, indebolendo il sistema immunitario degli animali, li renderebbero più vulnerabili ai virus.



Laghi inquinati

Il direttore scientifico di Legambiente, Stefano Ciafani, ha annunciato i risultati dei prelievi effettuati - attraverso la “Goletta dei Laghi” - in undici specchi d’acqua del nostro Paese. Il bilancio sarebbe molto negativo per i laghi lombardi di Como e d’Iseo, ma anche il lago di Garda e quello Maggiore verterebbero in condizioni peggiori rispetto agli anni precedenti. Minori criticità invece sui laghi laziali, anche se è solo il Trasimeno a superare l’esame. 46 su 58 campioni prelevati hanno mostrato una concentrazione di batteri fecali pari almeno al doppio del limite di legge. Sono, infine, 38 le foci di fiumi e torrenti risultate fuori norma.



(15 novembre 2010)

 

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