Ambiente - Amazzonia / Allarme biodiversità in Italia / Everest & Inquinamento / Polveri sottili
Bruni Barbara Giovedi, 23/09/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Settembre 2010
In Amazzonia il giacimento d’acqua sotterraneo più grande del mondo
Secondo i ricercatori dell’università dello stato amazzonico del Parà (Ufpa) sarebbe stata scoperta la più grande falda acquifera sotterranea del mondo. L’immenso deposito di acqua dolce - che secondo gli studiosi potrebbe essere più grande di quelli in Russia e in Australia - si estenderebbe sotto gli stati brasiliani di Parà, Amazonas e Amapà, lungo il corso del Rio delle Amazzoni e dei suoi affluenti. E’ stato calcolato che la sua superficie sia di 440mila km quadrati circa, e che abbia uno spessore medio di 545 metri.
Allarme biodiversità
Il 45% delle specie animali del nostro Paese è a rischio di estinzione. Secondo la Federparchi, infatti, potremmo perdere per sempre l'orso bruno marsicano, il camoscio dell'Appennino e l'aquila del Bonelli; e ancora, l'avvoltoio Capovaccaio, il delfino, la foca monaca, le tartarughe marine, gli squali, le mante e le balenottere. In pericolo si troverebbero anche numerose specie di piante. Dell'abete dei Nebrodi, ad esempio, salvato esclusivamente grazie all’opera di tutela del parco delle Madonie in Sicilia, oggi si contano soli 29 esemplari.
Everest & Inquinamento
Anche quest’anno l’Everest e le altre vette Himalayane registrano un alto tasso di inquinamento atmosferico. È quanto emerge dalle rilevazioni del progetto Share (Stations at high altitude for research on the environment). Nella stagione pre-monsonica - quando avviene il trasporto fino alle alte quote dell’Himalaya degli inquinanti che compongono la “Asian brown cloud”, la nube marrone che ricopre le pianure indiane e del sud Asia - il black carbon ha sfiorato tassi elevatissimi (6 microgrammi per metro cubo) e la massa delle polveri fini (che ha abbondantemente superato i 100 microgrammi) ha assunto un valore mai registrato da quando l’osservatorio ha iniziato la sua attività.
Polveri sottili
A causa dell’eccessivo inquinamento da polveri sottili nel nostro Paese, la Commissione Barroso sta procedendo contro l’Italia per la mancata osservanza delle norme Ue sulla qualità dell’aria. Secondo i numeri di Legambiente, il triste primato di morti per l’aria inquinata va alla Lombardia a cui seguono l’Emilia Romagna, il Piemonte, il Veneto, la Provincia di Trento, la Provincia di Bolzano, la Valle d’Aosta, il Friuli Venezia Giulia, la Liguria, la Toscana, l’Umbria, le Marche, il Lazio, l’Abruzzo, la Campania, la Puglia e la Sicilia.
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