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Il filo verde

Il filo verde

Ambiente - Auto, buste di plastica, raccolta 'fai da te'...

Bruni Barbara Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Luglio 2008

Cresce il numero delle auto a metano.

Ogni settimana nel nostro Paese vengono aperti due nuovi distributori di metano per auto. Con questo ritmo, alla fine del 2008 i distributori saranno 781. Secondo Federmetano lo sviluppo del numero degli erogatori dipende da una serie di importanti ragioni: la prima è che sia i pubblici poteri, che le case automobilistiche e gli automobilisti stanno realizzando che il metano è il carburante più ecologico ed economico; esistono poi incentivi statali (cumulabili con gli incentivi alla rottamazione) per l’acquisto di un’auto nuova con emissioni di CO2 inferiori a 120 grammi/km (2.000 euro) o uguali o superiori a 120 grammi/Km (1.500 euro). Infine, sono stati previsti incentivi anche per le trasformazioni a metano di auto omologate a benzina direttamente da parte di automobilisti o di concessionari (500 euro).



Primi in Europa per numero di veicoli in circolazione

Secondo un rapporto di Banca Mondiale, l’Italia sarebbe addirittura “sommersa” dal traffico. Tanto da essere al primo posto in Europa, e tra i primi a livello mondiale, per numero di veicoli a motore ogni mille abitanti, con riflessi devastanti sull’ambiente, sulla salute dei cittadini e sulla qualità della loro vita. Al secondo posto di questa classifica si troverebbe la Francia, seguita da Germania e Gran Bretagna. A livello mondiale dominano invece la classifica gli Stati Uniti, la Nuova Zelanda e l’Australia.





La Cina frena sulle buste di plastica

In Cina le buste di plastica non sono più gratuite. La decisione è stata presa per proteggere l’ambiente. Emanata dal Ministero del Commercio, dalla Commissione nazionale dello sviluppo e riforma e dall’amministrazione statale dell’industria e del commercio, la direttiva prevede multe salatissime per i commercianti (1.433 dollari se distribuiranno gratuitamente le buste). I gestori delle attività commerciali possono però fissare il prezzo delle shopper, che non dovrà essere inferiore al loro costo di acquisto. Chiude così i battenti la più grande fabbrica di buste di plastica del Paese che produceva 250mila tonnellate di buste all’anno per un valore di 250 milioni di dollari.



Denunciato per raccolta di rifiuti “fai da te”

Un cinquantunenne aretino è stato denunciato dagli agenti della polizia ambientale e forestale di Arezzo per avere svolto abusivamente un’attività di raccolta di rifiuti. L’uomo aveva ammassato nei terreni intorno alla sua abitazione (San Biagio alla Rassinata) una notevole quantità di “rifiuti speciali non pericolosi” - veicoli e motocicli fuori uso, vecchi pneumatici, materiali di plastica, rottami metallici, cavi elettrici e sacchi di materiale vegetale in decomposizione – allo scopo di rivendere i materiali recuperabili.



(15 luglio 2008)

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