Bruni Barbara Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2007
I Comuni Ricicloni 2007
E’ San Biagio di Callalta - un comune trevigiano di oltre 12.400 abitanti - ad aggiudicarsi, con l’80% di raccolta differenziata, il titolo di “Comune Riciclone 2007” nell’ambito della tredicesima edizione della rassegna di Legambiente.
Energia solare anche in Vaticano
Anche il Vaticano ha intrapreso la via della politica verde: un tetto giardino con pannelli solari verrà installato nel 2008 sulla sala Udienze Paolo VI della Santa Sede. Il progetto produrrà abbastanza energia per riscaldare, raffreddare e illuminare l'intero edificio per 365 giorni l’anno. L'utilizzo di energia solare sarà poi esteso anche ad altri edifici dello Stato Pontificio.
Raccolta di carta e cartone
Con 174,3 kg per cittadino, la città di Prato si aggiudica la leadership europea per la raccolta di carta e cartone. Secondo il 12° Rapporto di Comieco (Consorzio Nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi) il risultato raggiunto dalla cittadina toscana è ottimo anche se confrontato con i dati nazionali: si parla, infatti, di 98,6 kg di carta e cartone pro-capite raccolti dai cittadini di Trento (secondo posto nella classifica italiana) e 38 kg come media annuale di ogni cittadino italiano.
La scomparsa delle coste sabbiose
Secondo gli esperti dell'Apat (l’agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici), oltre 1.500 chilometri di coste sabbiose in Italia sarebbero “in via di estinzione”. La prima causa di questo fenomeno è riconducibile al riscaldamento del pianeta e quindi ai gas serra, come l'anidride carbonica, il metano e gli idrofluorocarburi. Nell'ultimo decennio, infatti, la temperatura nel nostro Paese è aumentata di circa 0,8 gradi (e si prevede che aumenterà da 1,4 a 5,8 gradi entro il 2100); il conseguente innalzamento del livello dei mari (25/30 cm entro il 2050) porterebbe città costiere, come Venezia, sotto il livello dell'acqua.
Le navi inquinano più degli aerei
I fisici che lavorano al centro per l'aria e lo spazio di Oberpfaffenhofen e l'Università di Delaware (Usa) sostengono che il trasporto marittimo produce quasi il doppio di CO2 di quello aereo. Le navi sarebbero responsabili di circa 900 milioni di tonnellate di anidride carbonica emesse nell'atmosfera ogni anno. A ciò si devono aggiungere le macchie di petrolio che le imbarcazioni lasciano in mare come scia. E a difesa del trasporto aereo va anche il piano per una grande partnership pubblico-privata presentato dal Commissario europeo per la scienza e la ricerca, Janez Potonik, volto alla realizzazione di un sistema di trasporto aereo più compatibile con l’ambiente: lo scopo è di ridurre le emissioni di CO2 del 40%, quelle di NOx del 60% ed il rumore del 50%.
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