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Il filo verde

Il filo verde

Ambiente - Girasoli anti inquinanti, rivincita dell'acqua del rubinetto, catasto dei rumori...

Bruni Barbara Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2007

Girasoli per risanare i siti inquinati

Dal Rapporto Bonifiche 2007 di Federambiente, è emerso come i girasoli possono essere considerati “ottime spugne per decontaminare i terreni dagli idrocarburi”. I girasoli, quindi, come ultima novità in fatto di ''bioremediation'', ossia i trattamenti biologici che consentono il recupero di suoli contaminati direttamente in loco. La sperimentazione dei girasoli è stata condotta dall'Amiat di Torino nel Parco del Meisino. In particolare, un cumulo di terreno da smaltire è stato distribuito su un'area di circa 1.100 mq per poi essere fresato e quindi seminato con il girasole nel mese di luglio 2006. Le piante sono state quindi estirpate in ottobre, e al momento della raccolta le analisi del terreno hanno fatto riscontrare una riduzione del 90% degli idrocarburi. In Italia,sempre secondo i dati riportati da Federambiente, i siti di bonifica di interesse nazionale sarebbero 51 e le aree contaminate all'interno di questi siti rappresenterebbero circa il 2,3% del territorio (692.818 ettari con una stima dei costi totali di bonifica di circa tre miliardi di euro, pari allo 0,2% del nostro PIL).



La rivincita dell’acqua del rubinetto sulle minerali in bottiglia

Dopo anni in cui le bottiglie di acqua minerale avevano campeggiato incontrastate sulle tavole degli italiani, assistiamo oggi a un’inversione di tendenza. Da un’indagine del Centro di ricerca sull’acqua (Cra) emerge, infatti, che oltre 7 italiani su 10 hanno adottato come bevanda abituale l'acqua del rubinetto: una soluzione sicura, comoda ed economica. Il consumo di acqua del rubinetto in Italia va così ad allinearsi a quello degli altri Paesi europei e al Nord America. Secondo l’ente di ricerca, il motivo di questa flessione, sembra essere riconducibile a questioni di "portafoglio": se l'acqua del rubinetto costa in media circa 0,001 euro/litro, la minerale in bottiglia si attesta intorno ai 26 centesimi di euro (ciò significa che l'acqua imbottigliata, distribuita e pubblicizzata, arriva a costare dalle 300 alle 1000 volte in più rispetto all'acqua del rubinetto).



Il catasto dei rumori

L'Alto Adige è la prima area in Italia ad aver predisposto un catasto dei rumori. Il servizio, che riguarda l'inquinamento acustico - di giorno e di notte - sulle maggiori arterie di traffico, è accessibile su internet (www.provincia.bz.it) e costituisce uno strumento utile per poter realizzare misure ad hoc per la riduzione del rumore (come, ad esempio, l'impiego di asfalto fonoassorbente, la riduzione della velocità di transito, o l'approntamento di pareti e finestre antirumore).



(15 maggio 2007)

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