Intervista all'attrice Marina Pennafina. Protagonista di Maternity Blues.Quando le donne uccidono il proprio figlio.
Lunedi, 30/04/2012 - L’argomento stringe il cuore e inchioda alla realtà, “Maternity Bues”, film di Fabrizio Cattani, non lascia spazio a mediazioni né si sofferma su giudizi di valore ma obbliga al pensiero, raccontando con coraggio quel sottilissimo limes, non sempre percettibile e quasi mai confidabile, che segna il percorso su cui ogni madre si avventura. Luci e ombre. Fotogrammi di una memoria femminile che se portata all’estremo atterrisce. Nessuna esperienza salvifica quando il confine si assottiglia tra le pieghe di un gesto inaccettabile specie se a compierlo è una donna. Medea è più spaventevole di Cronos. Una madre non può togliere la vita. Ne parliamo con Marina Pennafina, coprotagonista con Chiara Martegiani, Andrea Osvard e Monica Baudelaver del film Maternity Blues, quattro storie di donne che uccidono per vivere, madri assassine:
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