Sabato, 01/12/2018 - La storia delle storie del femminismo è lunghissima e travagliata, le cui origini risalgono a secoli fa. Ora che l’Italia sta attraversando un reflusso di anti-abortismo, omofobia e misoginia è importante ricordare le nostre radici e per questo ripensare a Salvatore Morelli. Quest’avvocato patriota, deputato della Sinistra Storica per quattro legislature consecutive (dal 1867 al 1880) ha dato voce alle donne con numerose proposte di legge all'avanguardia: sull’abolizione della schiavitù domestica della donna per una Riforma del Diritto di Famiglia, sulla cancellazione della prostituzione dal bilancio dello stato, sul voto amministrativo e politico femminile, sulle condizioni del lavoro delle donne, sull’abolizione del celibato per le impiegate degli uffici del telegrafo, sul divorzio e sull’ammissione delle donne come testimoni negli atti pubblici e privati (l’unica approvata il 26 marzo 1877).
A Carovigno, suo paese natale, sono soliti ricordarlo al meglio: ogni anno si rende memoria delle imprese di Morelli coinvolgendo cittadini e istituzioni, lo si ringrazia per la dedizione e il coraggio con cui ha difeso queste idee dalla portata rivoluzionaria. Le iniziative sono principalmente del Comitato Civico Cittadino di Volontariato Salvatore Morelli, promotore della petizione popolare di 2539 firme che risale al 17 novembre 2012 per un monumento in suo onore da erigere proprio a Carovigno, ma per ora esiste soltanto il busto in gesso dell’artista Matteo Marraffa.
Riempie di gioia sapere che il 3 maggio 2017 l’allora Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha inserito il busto di terracotta di Salvatore Morelli nella Sala delle Donne a Montecitorio, descritto poi come il suo “eroe maschile” e all’evento ha partecipato il Comitato orgoglioso del suo concittadino femminista. In seguito il 22 ottobre 2017, nel 137esimo anniversario della morte di Morelli, il Comitato Morelli ha affisso, sulla casa in cui è nato il deputato, una targa che lo ricorda “per il riconoscimento dei diritti inalienabili per la persona e per il riscatto della condizione della donna”, mentre la deputata del Parlamento Europeo Eleonora Forenza per la stessa ricorrenza si è impegnata a farsi promotrice di questa figura che ha precorso i tempi. E un anno dopo il Comitato e l’Università popolare di Carovigno hanno organizzato un incontro pubblico per raccogliere idee e proposte per ricordare Morelli e fargli erigere un monumento ed è intervenuto anche il nuovo Sindaco della città, Massimo Lanzillotti. Mentre il primo maggio 2018, nel 194esimo anniversario dalla nascita di Morelli, il Comitato Morelli e l’Università popolare carovignese hanno ospitato nel salone del castello della città originaria del politico la presentazione del mio volume “Il femminismo prima delle femministe: Salvatore Morelli e Victoria Woodhull” e tra il pubblico vi era anche la discendente. Infine si deve ammettere che l’impegno profuso dal Comitato, dall’Università popolare e soprattutto dalla professoressa Maria Grazia Colombari, da sempre impegnata nel promuovere questo visionario, il 16 novembre 2018 il Comune di Saluzzo ha intitolato al “deputato delle donne” la sala comunale in cui si riunisce la Consulta Pari Opportunità e alla cerimonia è intervenuta anche Laura Boldrini.
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