Secondo l'ultimo rapporto ITU presentato lo scorso 27 febbraio circa 2,7 miliardi di persone utilizzerà la rete Internet entro la fine del 2013. Sono 1,3 milione le donne che utilizzano la rete.
Giovedi, 07/03/2013 - Secondo l'ultimo rapporto ITU 'Il mondo nel 2013: ICT Facts and Figures "presentato lo scorso 27 febbraio circa 2,7 miliardi di persone, ovvero il 39% della popolazione mondiale, utilizzerà ed avrà accesso alla rete Internet entro la fine dell'anno.
L’accesso ad internet crescerà con andamento debole e limitato nei Paesi in via di sviluppo (Pvs) dove infatti solo il 31% della popolazione potrà essere in linea entro la fine del 2013, rispetto invece al 77% della popolazione nei Paesi più progrediti.
L’Europa diverrà la regione più connessa in tutto il mondo, con una crescita degli accessi informatici che raggiungerà il 75% del totale mondiale, superando quindi di gran lunga il 32 % di Asia e Pacifico ed il 16% dell'Africa. Anche l’accesso delle famiglie alle tecnologie informatiche e di connessione internet aumenterà considerevolmente; entro la fine dell'anno infatti si stima che le famiglie collegate alla rete saranno il 41% del totale mondiale. E’ interessante rilevare che nel corso degli ultimi quattro anni l’accesso ad internet da parte delle famiglie è cresciuto più velocemente nella regione dell’Africa con un tasso di crescita pari al 27%, tuttavia malgrado questa tendenza positiva ancora 1,1 miliardi di famiglie, ovvero il 90% delle famiglie presenti nei Pvs, non hanno ancora la possibilità e la tecnologia per poter navigare in rete.
In ottica di genere, sono maggiormente gli uomini (41%) che utilizzano le tecnologie informatiche rispetto alle donne (37%) su scala mondiale. Ciò corrisponde quindi a 1,3 miliardi di donne rispetto a 1,5 miliardi di uomini. Un'ulteriore difformità va rilevata: i paesi in via di sviluppo hanno un bacino d’utenze femminili di circa 826 milioni mentre sono 980 milioni quelle maschili, al contrario dei paesi più progrediti dove il divario è relativo a 475 milioni di utenti donne rispetto a 483 milioni di utenti uomini.
Appare evidente dunque che il gender gap è più pronunciato e sarà ancor più evidente nei Pvs laddove il 16% in meno degli utenti è donna; tuttavia anche nei paesi sviluppati la situazione di parità ancora non si è raggiunta: il divario si attesta infatti intorno al 2% in meno di utenze femminili!
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