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IL DIRITTO DI NEGARE LA VITA

IL DIRITTO DI NEGARE LA VITA

Bene o male, creazione o distruzione, opposti da integrare per preservare la continuazione dell’esistenza dell’individuo e della specie

Domenica, 06/10/2024 - Sigmund Freud, sfuggito alla furia distruttiva del nazismo, parla di Eros e Thanatos. Eros, cioè il Bene, ha lo scopo di sancire l’unità e l’armonia, mentre Thanatos, il Male, quello di provocare disarmonia fino allo sterminio dei legami.

Negli ultimi drammatici eventi di distruzione di massa e minacce nucleari, il verbo sublimare, per superare qualsiasi conflitto umano, è ormai sconosciuto. Così la sopravvivenza della specie sembra essere nelle mani del Male. Rudolf Steiner affermava che ci sarebbe stata una guerra di tutti contro tutti, scaturita soprattutto dalla perdita del senso morale nella vita e dall’assenza di altruismo.

Tutto scivola, come pioggia sotto un ombrello, per permettere all’indifferenza di radicarsi nel domicilio di ogni essere umano. Ora però, sembra proprio che ci saremo pure noi tra i “tutti contro tutti” ma il risveglio è ancora lontano, nonostante la vicinanza senza tregua del male. Uomini illuminati come Giulietto Chiesa lo avevano previsto da molti anni. L’orrenda parola guerra ci sta veramente sfiorando. Chi ha conosciuto in tutti questi anni una Europa di pace, illudendosi di poter continuare a vivere così, anche ignorando tanta distruttività in atto, perpetrata altrove, ora deve ricredersi.

La cultura del Male ha serpeggiato da sempre penetrando nella nostra vita. Il sociologo Joseph Overton, che studiò il percorso attraverso cui qualsiasi idea inaccettabile diventi accettabile, ricerca conosciuta come finestra di Overton, spiega come un impercettibile marchingegno psicologico, che sottende tappe ben precise, consenta all’dea più assurda di trovare una finestra di opportunità. Questi studi sono serviti ai governi, attraverso un’area speculativa progressiva, per manipolare le masse. Anche George Orwell in 1984, invia al mondo un preciso messaggio contro l’omologazione delle masse, il fanatismo religioso, l’indifferenza, l’accentuazione del nazionalismo. Nel suo libro 1984, intravede anche una potenziale speranza nella forza delle masse, solo se riusciranno a vivere pienamente la libertà negata dal Grande Fratello. Libro attualissimo più che mai, per aver già conosciuto, probabilmente proprio nella nostra epoca, il “Ministero della Verità” descritto magistralmente da Orwell, in diverse accezioni sociali, quali ad esempio i media, capaci anche di narrare gli eventi riscrivendo una realtà differente dai fatti avvenuti.

Un altro attacco al senso della vita e a quello delle libertà sociali è definito dal sociologo Zygmunt Bauman in un suo libro Vita liquida, dove affronta il problema del consumismo e del caos identitario che si riscontrano da tempo in modo trasversale come fenomeno culturale. A molti giovani resta difficile costruire la propria identità e il caos inizia molto presto. I mezzi di fuga per sfuggire alla difficoltà del vivere sono molti e difficilmente identificabili come tali. Così si crea una massa crescente facilmente omologabile e tendente alla indifferenza, arma facile proprio contro lo stesso senso della vita, ormai compromesso. Tutti coloro alterati nella libertà di pensiero e nel senso della vita, accetteranno con indifferenza anche qualsiasi conflitto armato, sempre e soltanto nelle mani dei “Signori della guerra”. Chi la detesta oggi non può nemmeno manifestare liberamente per la PACE.

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