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Il diritto di denunciare, no alle pressioni sulle vittime

Il diritto di denunciare, no alle pressioni sulle vittime

Incontro al Ministero di Giustizia sull'art 1 del Testo unico di pubblica sicurezza. L'impegno della dott.ssa Simonetta Matone

Domenica, 01/07/2012 - Il diritto di denunciare, no alle pressioni sulle vittime



Incontro al Ministero di Giustizia sul Testo unico di pubblica sicurezza, che all’articolo 1 prevede la composizione delle “piccole controversie” in via extragiudiziaria.

Le vittime dei reati di violenze sessuate ricevono pressioni per non sporgere o ritirare le denunce, da parte degli stessi colpevoli, dalle famiglie, dalle suggestioni dei media, ma anche nei luoghi, i primi, dove chiedono aiuto e giustizia: i commissariati e le stazioni dei Carabinieri.

Ben 70 casi di violenze dall’inizio dell’anno si sono conclusi con la morte, oltre 200 casi, conosciuti, di stupri e maltrattamenti hanno profondamente segnato la vita di altrettante donne, almeno tre bambini uccisi per ritorsione: di fronte a questi fatti si comprende che la denuncia, il primo passo, non va solo auspicata, ma resa possibile.

In un clima di disponibilità e intelligenza della sostanza del problema denunciato, ovvero l’inappropriata estensione della conciliazione da parte delle forze di polizia alla sfera delle violenze sessuate, la Delegata dott.ssa Simonetta Matone, si è impegnata a relazionare al Ministro quanto esposto dalla rappresentanza delle firmatarie dell’appello per ottenere la decisa esclusione dei reati nominati, che minano la sicurezza e la libertà delle donne, dall’ambito della conciliazione.

Oggetti dell’incontro anche le carenze formative di chi è preposto ad accogliere le denunce e l’estensione di una chiara informazione sulle tipologie di reato a tutti i presidi di PS.

In attesa della concretizzazione di quanto discusso, verranno inviati alla Dott.ssa Matone protocolli locali, come quelli adottati nella Provincie di Pescara e Napoli, e le bacheche rosa, lo strumento informativo adottato a Napoli e Provincia.

Erano all’incontro, in rappresentanza delle firmatarie, tra le altre: per il Comitato Ricominciare l’avv. Giorgia De Gennaro, per l’UDI Nazionale Vittoria Tola e Carla Cantatore, per l’UDI di Napoli Stefania Cantatore, per l’UDI di Pescara Francesca Magliulo, l’avv. Silvia Di Salvatore, per DonneSudonne Raffaella Capuozzolo, per il Centro Aurora di Napoli Clara Pappalardo (Arcidonna), per la Casa Internazionale delle Donne di Roma e l'Affi Antonia Sani.

Tra le autorevoli sostenitrici dell’appello, le donne militanti dei Partiti (IDV, PD, SEL, Federazione delle Sinistre) e dei Sindacati, potranno affermare e sostenere l’urgenza delle questioni poste presso i loro rappresentanti nelle sedi istituzionali deputate



L'appello è seguito e sostenuto dal giornale "NOI DONNE"





Per le firmatarie Stefania Cantatore (UDI di Napoli)

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