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Il DDL1628 al Senato e l’art.143-bis codice civile, o DEL “PATRIARCATO VIVENTE” NELLE LEGGI

Il DDL1628 al Senato e l’art.143-bis codice civile, o DEL “PATRIARCATO VIVENTE” NELLE LEGGI

SCHIAFFO ALLE DONNE nel 143-bis in vigore che viola gli artt. 14 e 8 della CEDU

Sabato, 28/03/2015 - Quando nel marzo del 1980 pubblicavo sul quotidiano palermitano L’Ora il mio scritto dal titolo “Ma è proprio obbligatorio il cognome del marito?” non immaginavo certo che del 143-bis, ovvero dello schiaffo alle donne, avrei dovuto scrivere ancora nel marzo del 2015.

Aggiungo adesso a quanto esposto giorni fa in una mia relazione e nella petizione conseguente, alcune considerazioni di giornata, richiamando la sentenza di Strasburgo del 7 gennaio 2014 sul caso italiano Cusan - Fazzo.



Dopo essersi riferita nel paragrafo 65 alle proprie pronunce

passate in occasione di casi precedenti - alcune delle quali riguardanti il cognome non dei figli ma dei coniugi in talune legislazioni, come la turca che impediva alla donna di portare il suo cognome originario, una volta sposata - la Corte scrive al Paragrafo 66:

“In tutti questi casi, la Corte ha riconosciuto la violazione dell’articolo 14 ”(Divieto di discriminazione) “della Convenzione combinato con l’articolo 8” (Diritto al rispetto della vita privata e familiare).“  Essa in particolare ha ricordato l’importanza di un’avanzata verso l’eguaglianza dei sessi e l’eliminazione di ogni discriminazione fondata sul sesso nella scelta del cognome di famiglia. Ha inoltre stimato che la tradizione di manifestare l’unità della famiglia attraverso l’attribuzione a tutti i suoi membri del cognome del marito non può giustificare una discriminazione nei confronti delle donne (vedere in particolare, Ünal Tekeli, già citato, §§ 64-65)”.



Nel DDL 1628 pervenuto al Senato dalla Camera si è voluto specificare nel titolo “in esecuzione della sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo 7 gennaio 2014”.

Coloro che in Commissione, nel passaggio dal primo testo unificato al secondo, hanno deciso di mantenere l’attuale 143-bis per non giustificabili ragioni (come dimostrato anche dalle soluzioni proposte nella mia petizione) HANNO MAI LETTO LA CITATA SENTENZA PER INTERO?



Firma la PETIZIONE AL SENATO



https://www.change.org/p/pietro-grasso-reintrodurre-il-nuovo-143-bis-opportunamente-integrato-nel-ddl-1628-sul-cognome-mantenere-l-obbligo-del-cognome-maritale-per-la-donna-viola-gli-artt-8-e-14-della-cedu?just_created=true



© Iole Natoli

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