Il danno e la beffa. Ovvero: c'è stupro e stupro - di Simona Toscano

Domenica, 03/11/2013 - Il danno e la beffa

Non avrà il risarcimento danni, l'anziana che aprì la porta al suo stupratore, che fu condannato a un risarcimento di € 30mila mai pagate, essendo l'uomo disoccupato. Dopo che l'Avvocatura di Stato ha negato all'80enne di Sassari il risarcimento perchè lei ha aperto la porta al suo stupratore, anche il ricorso contro la Presidenza del Consiglio, per chiedere l'applicazione della direttiva Ue del 2004, in virtù della quale in caso di insolvenza del responsabile si impone al Pae­se di residenza di garantire un indennizzo a chi abbia subito un crimine violento. La risposta è che la direttiva non ricomprende i reati sessuali.

Fammi capire: la violenza sessuale che non a caso si chiama VIOLENZA, non sarebbe un reato violento?

Io lavoro in una cooperativa che fornisce assistenza agli anziani. I più lucidi, quando qualcuno che non conoscono bussa alla loro porta, o chiama il parente o l'amico, o chiama noi per sapere se la persona fuori dalla porta è un nuovo operatore, per esempio. Ma è capitato che persone disorientate abbiano fatto entrare estranei che poi hanno rubato in casa. Poi, se vogliamo dirla tutta, alcuni sono molto bravi a ingannare il prossimo, a capire i punti di debolezza delle persone.

Quindi concorso di colpa ... "de che"!

Basta un nonnulla, e ci si ritrova fragili, a ogni età.

Che poi si debbano comunque mettere in dubbio le parole di una donna che ha poche difese mi sembra fuori luogo. L'evidenza è che è stata stuprata, e che qualcuno ha approfittato della sua, o delle sue fragilità. Non vedo come ci possa essere il concorso di colpa.

Vedo però, chiaramente la malafede dell'Avvvcatura di Stato nonchè l'assenza della Presidenza del Consiglio.



Simona Toscano