Dal 7 marzo a Padova la mostra celebra la capacità delle donne di trasformare i propri talenti in mestieri
Per la ricorrenza dell’8 marzo, quest’anno abbiamo scelto di valorizzare e promuovere la creatività femminile. Le donne non sempre hanno la possibilità di studiare, prendere un diploma o una laurea e costruirsi così un futuro professionale. In alcuni paesi del mondo l’iter scolastico non è possibile per motivi economici o addirittura per legge, alle donne è addirittura proibito di andare a scuola. Non sempre, anche abitando paesi democratici e provenendo da famiglie abbienti, le giovani donne hanno la libertà di scegliere quali studi fare e quali desideri approfondire. La nostra mostra del 7 marzo ha l’intento di aprire una finestra su questa realtà. Ha per titolo: “Il coraggio delle donne, dalla creatività una professione” e vuole celebrare la capacità delle donne di utilizzare i propri talenti per trasformarli in un mestiere di artigianato d’arte e a consentirsi attraverso di esso un reddito e quindi l’indipendenza economica. Un esempio e un invito per tante altre.
All’inaugurazione, il 7 marzo alle ore 18, sarà presente l’assessora alle Politiche di genere e Pari Opportunità Margherita Colonnello e annunceremo anche due importanti progetti della Casa delle Donne di Padova per il 2025:
• una mostra d’arte che avrà per tema le donne e la pace e che si svolgerà nell’autunno, in collaborazione con l’amministrazione comunale e in uno spazio espositivo che essa stessa ci fornirà, curata dal collettivo Artedonna,
• l’inizio della catalogazione dei tantissimi materiali raccolti sul Movimento delle donne a Padova e provinciada parte del gruppo dell’Archivio storico. Chiunque voglia dare una mano in questo lavoro è la benvenuta.
Per queste due iniziative abbiamo ottenuto il contributo della ditta MyCli, che già l’anno scorso aveva sostenuto il convegno nazionale delle Case delle donne, organizzato da noi a Padova.
UN APPELLO: per la mostra delle donne per la pace cerchiamo artiste (pittrici, scultore, fotografe, produttrici di oggetti d’arte) provenienti da paesi in guerra. Chi ne conosca può far capo a Laura Bettini laurabet46@gmail.com o a Maria Teresa Cazzaro mariateresa.cazzaro@gmail.com
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